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SIS118 Medicina di Emergenza Territoriale

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Linee guida terapeutiche

La Medicina è una scienza in continua evoluzione. La ricerca e l’esperienza clinica allargano continuamente gli orizzonti del nostro sapere.

Questo libro fa riferimento in modo necessariamente succinto a dosaggi e modalità di somministrazione dei farmaci, secondo evidence based medicine e all’esperienza di Esperti.

Nonostante ciò, a chi ne faccia uso, è richiesto di controllare attentamente le schede tecniche che ac- compagnano i singoli farmaci per stabilire, sotto la propria responsabilità, gli schemi posologici e valutarne le controindicazioni.

Pur garantendo la massima cura nell’aggiornamento e nella correzione delle bozze, gli autori e l’editore declinano ogni responsabilità per errori od omissioni nonché per l’esito dei trattamenti.

Prefazione

Sino ad ora ci siamo preoccupati, negli ultimi anni e peraltro senza successo, nono- stante le più cogenti incrementali obiettive necessità, di realizzare a livello nazio- nale un Sistema di Emergenza Territoriale 118 il più possibile uniforme, omogeneo riguardo le varie regioni italiane”.

Questo perché si è ritenuto fondamentale ed indifferibile, così come chiaramente sancito dai LEA, assicurare a tutta la popolazione del Paese “pari diritto di accesso alle cure”, la cui risultanza concreta – particolarmente in caso di emergenza sanitaria

– non può che tradursi in standard di risposta istituzionale del “Sistema dell’Emer- genza”, considerato nel suo complesso, di autentica, obiettiva e tangibile eccellenza.

Quando si tratta di pericolo imminente di perdere la vita, evento che si verifica così sovente all’ improvviso, e che colpisce centinaia di migliaia di cittadini all’anno, non si può essere sfacciatamente fortunati a trovarsi in una determinata regione piutto- sto che in un’altra, né lo Stato può consentire che si facciano, in riferimento alla qua- lità dei profili di risposta dei Sistemi 118, istituzionalmente alla pari, “figli e figliastri”.

Quando si programma la gestione dell’emergenza sanitaria lo standard obbligatorio di risposta dello Stato non può concepirsi, in alcun modo, quale regionale, “differen- ziato” o meno, ma necessariamente di livello sovra-regionale, e – quindi – nazionale.

In attesa, pertanto, di un varo legislativo nazionale di riforma del Sistema 118, più volte invocato, si ritiene, come Società Italiana dei Sistemi 118 (SIS 118), Società scientifica nazionale accreditata dal Ministero della Salute per la elaborazione del- le linee guida afferenti alla Medicina di Emergenza Territoriale, di voler fornire un contributo, inedito e fondamentale, di natura clinica e scientifica alla realizzazione di un obiettivo strategico maggiore, che vada nella stessa direzione della auspicata uniformità di Sistema: la realizzazione condivisa, da parte dei Sistemi 118 nazionali, delle linee di indirizzo gestionali e terapeutiche inerenti il paziente acuto e critico in ambito extraospedaliero.

Insieme all’Università Campus Bio-Medico di Roma, con cui SIS 118 ha stipulato quest’anno, un’inedita prestigiosa convenzione, esperti dei vari Sistemi 118 naziona- li, medici ed infermieri, hanno realizzato, in conformità alle varie linee guida interna- zionali di settore, la prima edizione delle “Linee di Indirizzo Terapeutico del Sistema 118 Italia”.

Tale elaborato è strettamente collegato al rapporto con il Campus Bio-Medico, che prevede percorsi collaborativi congiunti in tema di formazione, addestramento e aggiornamento, nonché di management e percorsi di verifica e revisione della quali- tà oltre che di ricerca scientifica.

L’integrazione tra le due realtà si è potuta realizzare, in particolare, grazie all’autore- vole supporto fornito dal Prof. Felice Eugenio Agrò, quale Ordinario della Cattedra di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva e del Dolore del Campus e studioso di livello scientifico internazionale.

Se in Italia non risulta ancora possibile offrire alla cittadinanza nazionale un Sistema 118 omogeneo, la società scientifica rappresentativa dell’attuale “Sistema 118 nazio- nale”, ossia la SIS 118, si sente in dovere di confrontarsi, di mettere a disposizione la propria ultradecennale esperienza e le proprie rilevanti conoscenze, realizzando un documento scientifico, che verrà periodicamente e sistematicamente rivisto e ag- giornato al variare delle linee guida internazionali, quale strumento utile agli operato- ri sanitari al fine di assicurare, da subito, in tutte le regioni, livelli di cure, di assistenza e di intervento terapeutico di emergenza omogenei affinché, indipendentemente dalle latitudini, la massimizzazione delle probabilità di salvezza sia, in partenza, equa possibilità di tutti, ed in concreto, diritto rispettato per ciascun cittadino.

Mario Giosuè Balzanelli
Presidente Nazionale
Società Italiana Sistema 118
SIS 118

Mission del Sistema 118

La Mission  del  Sistema  118  è quella di garantire i massimi livelli di EFFICACIA  e   di EFFICIENZA della risposta all’emergenza-urgenza sanitaria territoriale, perse- guendo gli obiettivi di salute stabiliti dalle Regioni, nel rispetto dei vincoli di bilancio, mediante l’impiego di modelli organizzativi e procedure operative che assicurino il più elevato grado di eccellenza di Sistema.

Il Sistema 118 attua la sua “mission” mediante le seguenti linee principali di attività:

X      gestione della fase di allarme sanitario;

X      gestione della risposta extra-ospedaliera a tutte le emergenze ed urgenze sanitarie

X      trasporti in continuità di soccorso legati al primo intervento;

X      trasporti secondari di emergenza mediante impiego di mezzi e di personale dedicato

X      raccordo con le attività della Medicina Generale e di Continuità Assistenziale.

X      trasporto di sangue, organi ed equipe chirurgiche, mediante mezzi e personale dedicato;

X      gestione e coordinamento sanitario delle maxiemergenze a livello territoriale

X      azione di filtro sulle acuzie minori

Vision del Sistema 118

L’attività del Sistema 118 è dedicata alla persona, con i suoi bisogni di salute, nella logica della presa in carico del paziente critico e nella consapevolezza che ognuno è un singolo con una sua specificità biologica, psicologica e sociale, per il quale si devono fornire specifiche risposte personalizzate.
Il Sistema 118 è il centro delle Reti tempo dipendenti dell’Emergenza, di cui deve assicurare la funzionalità, nella logica dell’integrazione Ospedale-Territorio, estendendo la sua azione anche alla più ampia area della Sicurezza della popolazione.
Il Sistema 118 si propone di assicurare ai cittadini una risposta territoriale all’allarme sanitario che risponda alle seguenti caratteristiche di operatività:


X omogeneità organizzativa;

X tempestività di intervento in relazione alle condizioni logistiche e cliniche;

X risultato in relazione alle condizioni cliniche;

X affidabilità e adeguatezza;

X essenzialità e flessibilità;

X umanità e resilienza;

X integrazione operativa con gli altri Enti del soccorso.

COORDINAMENTO E SUPERVISIONE

Dr. Mario Giosuè BALZANELLI

Direttore S. C. Centrale Operativa SET 118 ASL Taranto

Presidente Nazionale S.I.S. 118

Prof. Felice Eugenio AGRÒ

Direttore UOC e Scuola Specializzazione in Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore

Università Campus Bio-Medico di Roma

REVISIONE

Dr. Pietro ASTAZI

Dirigente Medico – SUES 118 Frosinone ARES 118 Regione Lazio

Dr. Guido F. VILLA

Responsabile attività cliniche AREU Lombardia – Milano

Dr.ssa Chiara PILIEGO

Scuola di Specializzazione di ARTI&D Università Campus Bio-Medico di Roma

APPLICAZIONE REALIZZATA CON IL CONTRIBUTO INCONDIZIONATO DI

SPONSORIZZATA DA

LA REALTÀ DELL’ UNIVERSITÀ CAMPUS BIOMEDICO DI ROMA

“L’Università Campus Bio-Medico di Roma è una realtà accademica di stampo internazionale che promuove strutture integrate di insegnamento, ricerca e assistenza sanitaria.

È un Ateneo non statale immerso nel Parco di Decima Malafede con strutture all’avanguardia, 30.000 mq dedicati alla ricerca e 60.000 mq all’assistenza.

Luogo di incontro e collaborazione tra docenti, ricercatori, studenti e professionisti, incoraggia la comprensione e il dialogo senza distinzioni di cultura, razza e religione. Il suo scopo è contribuire al miglioramento della società attraverso l’umanizzazione delle scienze e dele relazioni, compresa quella di cura, ponendo come fondamento etico la centralità di ogni persona, secondo una concezione dela vita aperta alla trascendenza.

La sede dell’Università è interessata da un piano di sviluppo trentennale e comprende il Polo della Didattica “Trapezio”, il Policlinico Universitario, il Polo di Ricerca Avanzata in Biomedicina e Bioingegneria (PRABB), il Centro per la Salute del’Anziano (CESA), il Polo Nido-Infanzia 0-6 “Primavera del Campus” e il Polo di Radioterapia oncologico.

L’Ateneo è strutturato nelle due Facoltà Dipartimentali: Medicina e Chirurgia e Ingegneria, che offrono 9 Corsi di Laurea e Laurea Magistrale, 24 Scuole di Specializzazione e un Servizio di Formazione Post-Lauream che eroga 10 Ma- ster tra I e II livello ed è provider ECM riconosciuto. L’Università favorisce l’in- terdisciplinarietà tra l’ambito medico, chimico-fisico per i processi sostenibili, bioingegneristico e delle scienze della nutrizione: discipline capaci di migliora- re il benessere della persona e tutelare i sistemi naturali da cui trarre le risorse necessarie ale attività produttive.

L’Ateneo predilige programmi di ricerca orientati all’applicazione dei risultati in ambito clinico e al comparto produttivo; la collaborazione di medici e ingegneri favorisce il nascere di progetti nei settori delle biotecnologie e della biorobotica, come LifeHand: una mano bionica capace di restituire percezione sensoriale e funzionalità analoghe a quelle di una mano umana.

Secondo il rapporto Anvur 2017 (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e dela Ricerca) l’Ateneo si colloca al secondo posto assoluto tra le università italiane per la ricerca nell’area dele Scienze biologiche e al quarto nelle aree di Scienze Chimiche e di Ingegneria industriale e dell’informazione. Nei singoli settori scientifico-disciplinari, la ricerca è al primo posto in Ortopedia, al secondo in Neurologia e al terzo in Bioingegneria Industriale, Informati ca, Radiologia e Anatomia Patologica.

Grazie al Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, l’Ateneo è l’unica univer- sità italiana che forma nello stesso luogo e con percorsi didattici integrati gli studenti di Medicina e Chirurgia e di Ingegneria.

L’attività sanitaria, didattica e di ricerca è accreditata Joint Commission Inter– natio-nal (JCI), avendo soddisfatto oltre 360 standard di qualità e sicurezza.

Il Policlinico eroga prestazioni in convenzione con il Servizio sanitario naziona- le (SSN) e privatamente; dispone di 29 aree specialistiche, 11 sale operatorie attive e può ospitare fino a 400 posti. Sono effettuati complessivamente oltre 13.000 ricoveri annui, 825.000 prestazioni ambulatoriali e 195.000 prestazioni radioterapiche.

Sono accessibili servizi online e tariffe agevolate mediante il programma gratuito My-Hospital. Il Centro per la Salute dell’Anziano ospita attività di natura sociale, come il Centro diurno per anziani fragili e attività sanitarie nell’ambito dela terapia riabili- tativa e dele patologie del’invecchiamento”.

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