Sincope

La sincope è una perdita di coscienza transitoria dovuta ad ipo-perfusione cerebrale globale, caratterizzata da rapida insorgenza, breve durata, recupero rapido e spontaneo. Pre-sincope: sensazione di imminente perdita di coscienza con stordimento, offuscamento del visus, intensa astenia e difficoltà a mantenere la postura, in assenza di una completa compromissione dello stato di coscienza vigile.

Cenni Clinici

La popolazione generale sperimenta almeno un episodio sincopale nel corso della propria vita, anche se questo tende a rimanere fenomeno isolato nella maggior parte dei casi (60-80%), con tassi di recidiva ad 1 anno inferiori al 20%.

Poiché per definizione la sincope comporta la ripresa spontanea della coscienza, l’obiettivo del SET 118 è quello di identificare i pazienti soprattutto giovani a rischio di ulteriori complicazioni mediche a genesi cardiaca.

Considerare diagnosi alternative: epilessia, ictus, diabete.

Sindromi sincopali riflesse neuromediate (sincopi neuromediate)

x Sincope vaso-vagale (svenimento comune)

x Sincope seno-carotidea

x Sincope situazionale: emorragia acuta, tosse, starnuto, stimolazione gastrointestinale (deglutizione, defecazione, dolore viscerale), minzione (postminzionale), post-esercizio, altre (ad esempio, suonatori di strumenti a fiato, sollevamento pesi, postprandiale)

x Nevralgia glosso-faringea e trigeminale

Ortostatiche

x Insufficienza neurovegetativa: sindromi da insufficienza neurovegetativa primitiva (insufficienza neurovegetativa essenziale, atrofia multisistemica, morbo di Parkinson con insufficienza neurovegetativa), sindromi da insufficienza neurovegetativa secondaria (neuropatia diabetica, neuropatia amiloidea), da farmaci e alcool.

x Ipovolemia: emorragia, diarrea, morbo di Addison.

Aritmie cardiache

Disfunzione sinusale (inclusa la sindrome bradicardia/tachicardia), Disturbi della conduzione atrioventricolare, Tachicardie parossistiche sopraventricolari e ventricolari, Sindromi ereditarie (sindrome del QT lungo, sindrome di Brugada), malfunzionamento di dispositivi impiantabili (pacemaker, ICD).

x Proaritmia indotta dai farmaci

Malattie strutturali cardiache o cardiopolmonari

x Cardiopatia valvolare,

x Infarto miocardico acuto,

x Cardiomiopatia ostruttiva,

x Mixoma atriale,

x Dissezione aortica acuta,

x Malattia del pericardio, tamponamento pericardico,

x Embolia polmonare, ipertensione polmonare

Cerebrovascolari

x Sindromi da furto vascolare

La forma neuromediata è quella di più frequente riscontro, con una classica distribuzione bimodale (primo picco al di sotto dei 35 anni e secondo al di sopra dei 75), spiegata dalla spiccata reattività neurovegetativa dei soggetti giovani e dalla precaria omeostasi cardiocircolatoria di quelli anziani. Nonostante riconosca spesso cause benigne, la sincope è un sintomo invalidante, potenzialmente associato al rischio di morte improvvisa, la cui causa è spesso difficile da diagnosticare: ciò rende l’episodio sincopale una problematica di difficile gestione territoriale.

COME SI INTERVIENE: MANOVRE E TERAPIE CONSIGLIATE

SICUREZZA DEI SOCCORRITORI e SCENARIO.

Quick look clinico con approccio ABCDE

manovra anti-shock, ECG 12D; HGT; MISURAZIONE della PA ad entrambi gli arti superiori in clino ed ortostatismo

Valutazione primaria: valutazione della stabilità emodinamica. Valutazione secondaria con anamnesi ed esame obiettivo.

I pazienti con pregresse patologie che possono determinare sincope necessitano del trattamento della malattia di base (aritmia, sanguinamento gastrointesinale, embolismo polmonare).

I pazienti con diagnosi non chiara devono essere accompagnati in P.S.

MANOVRE E PROCEDURE SCONSIGLIATE

Rassicurare i pazienti con diagnosi dubbia di sincope.

RACCOMANDAZIONI – “BEST PRACTICE”

x Nonostante riconosca spesso cause benigne, la sincope è un sintomo invalidante, potenzialmente associato al rischio di morte improvvisa, la cui causa è spesso difficile da diagnosticare: ciò rende l’episodio sincopale una problematica di difficile gestione.

x Identificare i pazienti soprattutto giovani a rischio di ulteriori complicazioni mediche a genesi cardiaca.

x Consigliare accertamenti di secondo livello per identificare la causa.