Palpitazioni

Cenni Clinici

Spiacevole percezione del proprio battito cardiaco associata ad altri disturbi

Usualmente viene descritta come: sensazione di movimenti o colpi all’interno del torace,” perdita di un battito” e/o “tonfo al cuore” o rapida fluttuazione a battito d’ali nel torace.

Circostanze e sintomi associati

Le palpitazioni possono insorgere dopo bruschi cambiamenti di postura. Nelle prime fasi di episodi tachiaritmici sopraventricolari possono presentarsi come transitoria sensazione di mancamento probabilmente provocato da ipoaflusso cerebrale secondario alla riduzione della portata cardiaca.

Si possono associare a cardiopatie, quali ad es. ischemia miocardica, sindrome del QT lungo/corto, e/o assunzione di farmaci o sostanze stupefacenti.

Le palpitazioni sopraggiunte durante crisi d’ansia o di panico sono generalmente dovute a ad episodi di tachicardia sinusale più o meno accelerata secondari al disturbo psichico

Secondari allo sforzo fisico, in caso di sforzo intenso oltre al normale battito accelerato possono verificarsi palpitazioni dovute a diversi tipi di aritmia prive di significato prognostico negativo.

COME SI INTERVIENE: MANOVRE E TERAPIE CONSIGLIATE

Quick look clinico con approccio ABCDE e ECG 12D.

Valutazione primaria: valutazione della stabilità emodinamica.

Valutazione secondaria con anamnesi ed esame obiettivo per valutare le possibili diagnosi differenziali.

Una buona anamnesi ed esame obiettivo sono criteri fondamentali per valutare il paziente con palpitazioni, oltre alla clinica è consigliata l’esecuzione di un ECG standard a 12 derivazioni eseguito possibilmente durante i sintomi.

L’ECG eseguito anche in assenza dei sintomi fornisce un importante contributo per evidenziare patologie potenzialmente legate alla presenza di palpitazioni

Terapia e criteri di ricovero in urgenza

Si consiglia il ricovero in urgenza ai pazienti con:

x bradiaritmie (per eventuale necessità di PM)

x tachiaritmie ventricolari (per eventuale necessità di ICD)

x malfunzionamento di PM o ICD

x tachiaritmie sopraventricolari (per eventuale necessità di ICD)

x fibrillazione/fluter parossistica/persistente di recente insorgenza

x sincope

x scompenso cardiaco

x dolore toracico

x cardiopatie strutturali

x grave scompenso psicotico

x cause sistemiche severe

La terapia in acuto consegue all’inquadramento diagnostico specifico.

MANOVRE E PROCEDURE SCONSIGLIATE

Nelle tachicardie ventricolari e nell’extrasistolia, le manovre vagali non hanno nessun effetto.

RACCOMANDAZIONI – “BEST PRACTICE”

x Le palpitazioni sono uno dei sintomi più comuni per i quali i pazienti si rivolgono alle strutture sanitarie di primo intervento e spesso sono sottovalutate dal medico dell’emergenza.

x Occorre prestare sempre molta attenzione a questo sintomo che può rivelare importanti patologie che necessitano risposte urgenti

x L’ECG eseguito anche in assenza dei sintomi fornisce un importante contributo per evidenziare patologie potenzialmente legate alla presenza di palpitazioni.