Epilessia

L’Epilessia è un disturbo neurologico cronico caratterizzato dal ricorrere di crisi epilettiche. Le crisi epilettiche (o comiziali) sono episodi di anomala funzione cerebrale causate da inappropriata attività elettrica cerebrale.

Cenni Clinici

Il Grande Male, scosse tonico-cloniche generalizzate, si associa a perdita di coscienza, caduta a terra, rilasciamento degli sfinteri e stato post-critico. La durata tipica è compresa tra 1 e 3 minuti e si risolve spontaneamente.

Il Piccolo Male (assenze) tipico dei bambini in età scolare è caratterizzato da perdita di coscienza senza perdita del tono posturale e durano pochi secondi.

Lo Stato Epiletticoda una crisi continua, convulsiva o non, di oltre 5-10 min. Oppure da due o più crisi distinte tra le quali non vi sia un completo recupero della coscienza, per un periodo di tempo totale di 20-30 min.

L’Eclampsia con epilessia generalizzata, ipertensione, edema e proteinuria si manifesta nelle gravide dalla 20 settimana di gestazione fino all’ottava del post-partum (vedi capitolo emergenze ostetriche).

Diagnosi differenziali: ipoglicemia, sincope, TIA, crisi d’ansia, crisi psicogena non epilettica.

COME SI INTERVIENE: MANOVRE E TERAPIA CONSIGLIATE

CRISI EPILETTICA (COMIZIALE) [durata 1-3 minuti]

Sicurezza dei soccorritori e dello scenario.

  1. Quick look clinico con approccio ABCDE, glicemia
  2. Valutazione primaria del paziente con gestione base delle vie aeree e protezione del paziente.
  3. Valutazione secondaria con anamnesi ed esame obiettivo per valutare le possibili diagnosi differenziali.
STATO EPILETTICO [5-10 minuti]

Sicurezza dei soccorritori e dello scenario.

  1. Quick look clinico con approccio ABCDE, glicemia
  2. Valutazione primaria del paziente con gestione base delle vie aeree e protezione del paziente.
  3. LORAZEPAM 2 mg ripetibile ev (0.1 mg/Kg) oppure
  4. DIAZEPAM  10- 20 mg ev più
  5. Fenitoina 20 mg/Kg ev (50 mg/min) più
  6. Considerare Intubazione Oro-Tracheale
  7. Valutazione secondaria con anamnesi ed esame obiettivo per valutare le possibili diagnosi differenziali
STATO EPILETTICO REFRATTARIO

Sicurezza dei soccorritori e dello scenario.

x Quick look clinico con approccio ABCDE, glicemia

x Valutazione primaria del paziente con gestione base delle vie aeree e protezione del paziente.

x Midazolam 0.2 mg/Kg ev oppure

x Propofol 1 mg/Kg ev o Ketamina 5 mg/kg/hev oppure

x Fenobarbital 20 mg/Kg ev

x Intubazione oro-tracheale

x Ricovero in Terapia Intensiva neurologica

MANOVRE E PROCEDURE SCONSIGLIATE

Non contenere le convulsioni con forza.

Non cercare di aprire la bocca durante la fase di irrigidimento tonico.

RACCOMANDAZIONI – “BEST PRACTICE”

x Mantenere la pervietà delle vie aeree, aspirare secrezioni o vomito, somministrare ossigeno, posizionamento di un accesso venoso periferico o intraosseo.

x I bambini che ricevono Lorazepam ev, rispetto al Diazepam, hanno minor probabilità di ricevere dosi aggiuntive di farmaci anticonvulsivanti, sviluppare depressione respiratoria e richiedere un ricovero presso una terapia intensiva

In caso di accesso venoso non disponibile:

x Midazolam im: bolo iniziale di 10mg nel paziente adulto e di 0,2mg/Kg nel paziente pediatrico, fino ad una dose max. di 5mg.

Questa modalità può essere di prima scelta perché somministrato rapidamente, sicuro ed efficace nella gestione soprattutto dei bambini con SE in ambito preospedaliero.

x Il Midazolam per via intramuscolare è ugualmente efficace e sicuro del Diazepam per via endovenosa. Midazolam può essere somministrato anche per via intranasale al dosaggio di 0,2 mg/Kg o per os al dosaggio di 0,5mg/Kg fino ad una max. di 10 mg, ripetibile dopo 10 min. Il Midazolam per via transmucosa buccale è più efficace del Diazepam per via endorettale.

x Il Midazolam per via transmucosa nasale è più efficace e sicuro del Diazepam per via endorettale ed ugualmente sicuro del Diazepam ev, con tempo di risoluzione più breve.

x Diazepam endorettale: bolo di 0,5mg/Kg nel paziente pediatrico, fino ad una dose maxdi 10mg.

x Se ipoglicemia (glicemia < 80mg/dl) trattare la crisi con anticonvulsivante e correggere contestualmente la glicemia con Glucosio 33% o glucosata 5%.

x La somministrazione di più di due dosi consecutive di benzodiazepine aumenta il rischio di depressione respiratoria.