Premessa
La seguente proposta di revisione di linee guida precedenti ratificata dalla Conferenza Stato-Regioni nel 2005 è stata elaborata sia seguendo i criteri di autonomia delle singole Regioni e delle Province autonome, per ciò che attiene ai modelli organizzativi considerabili quali maggiormente consoni in merito alle rispettive realtà territoriali, in particolare dal punto di vista orografico, sia centrando ulteriormente l’attenzione sui criteri standard sanitari e tecnici in attuale indirizzo ai vari servizi di elisoccorso operanti nelle diverse Province delle Regioni Italiane, al fine di implementare sempre più i caratteri essenziali, fondamentali, imprescindibili di uniformità e di elevata qualità del servizio, assicurando alla popolazione nazionale tutta parametri istituzionali di risposta ancor più efficaci ed appropriati alle emergenze, in conformità alle normative ed agli indirizzi internazionali in materia. Si ritiene necessario per valutare e monitorizzare la qualità e gli standard dei Servizi secondo le seguenti linee guida Nazionali proporre l’istituzione di una commissione Nazionale di controllo costituita da rappresentanti delle diverse istituzioni interessate a livello Regionale e Nazionale (si rimanda all’allegato 4 per le ulteriori specifiche).
L’elicottero per il trasporto ed il soccorso sanitario deve, pertanto, essere considerato una risorsa di fondamentale importanza che integra e completa la rete del soccorso sanitario extraospedaliero del Sistema di Emergenza Territoriale (SET118) a livello nazionale, incrementandone l’efficacia nel rispetto di criteri gestionali ed operativi che consentano di garantire il più razionale utilizzo, con relativa ottimizzazione, delle risorse.
I principali vantaggi derivati dall’impiego dell’elicottero sono:
- Rapido arrivo sul luogo di insorgenza della patologia acuta dell’èquipe di rianimazione
- Centralizzazione mirata e veloce
- Trasporto secondario di pazienti critici rapido e con adeguata assistenza sanitaria
- Intervento rapido in ambiente ostile
- Intervento rapido su paziente critico o potenzialmente tale in zone remote non raggiungibili entro 30 minuti dai mezzi di soccorso su gomma con medico ed infermiere a bordo
- Recupero con tecniche speciali (verricello, hovering)
Per contro, i principali svantaggi sono:
- Necessità di idonee aree di atterraggio, sgombre da ostacoli, vicine al luo- go ove si trova il paziente
- Limitazioni al volo derivate dalle condizioni meteorologiche e dalla scarsa visibilità
- Costo elevato rispetto ai mezzi terrestri
È particolarmente importante impiegare questa risorsa con oculatezza, per garantire al paziente il miglior trattamento sanitario e al tempo stesso limitare i costi ed i possibili rischi derivanti da eventuali situazioni di pericolo per il volo sanitario.
Per quanto riguarda gli aspetti aeronautici, spetta al comandante del velivolo decidere se la missione è fattibile e con quali modalità.
Per quanto riguarda, invece, gli aspetti sanitari, spetta alla Centrale Operativa del SET 118 porre l’indicazione all’attivazione dell’elicottero sanitario, sulla base di criteri chiari e condivisi dagli attori che operano nella rete del SET 118, in aderenza alle linee guida stabilite dal presente documento .
L’utilizzo di un elicottero di soccorso, infatti rispetto ai mezzi della rete terrestre, offre una maggiore velocità di intervento specie in ambienti impervi e può consentire l’impiego di personale sanitario di formazione specialistica in relazione alle competenze ed agli iter formativi richiesti dalle normative regionali di contesto.
L’organizzazione di un servizio di elisoccorso comporta costi elevati in relazione alla gestione dei mezzi, del personale e delle strutture necessarie al suo funzionamento. Tali costi, in relazione alla velocità del mezzo aereo ed all’estensione della copertura territoriale, vanno posti in relazione:
x all’ampliamento dell’assistenza in emergenza urgenza offerto sul territorio soprattutto nelle patologie tempo dipendenti;
x al contributo che l’organizzazione di un servizio di elisoccorso può offrire al ridisegno della rete degli ospedali laddove frammentata in presidi di limitate dimensioni e di offerta sanitaria di bassa intensità;
x alla intensità di cure offerta alla popolazione in relazione alla specializzazione degli equipaggi.
Nell’emergenza sanitaria preospedaliera, specie in riferimento alle patologie ricomprese nel First Hour Quintet (trauma maggiore, sindrome coronarica acuta, stroke, insufficienza respiratoria severa, acuta o cronica riacutizzata), il supporto avanzato delle funzioni vitali, in particolare il precoce ed efficace controllo avanzato delle vie aeree, la stabilizzazione avanzata respiratoria ed emodinamica, unitamente al trasporto protetto tempo dipendente dell’assistito nell’ospedale più idoneo, possono offrire un contributo decisivo alla prevenzione delle morti evitabili e degli esiti invalidanti con un consistente risparmio di risorse nel tempo.
Definizioni e compiti istituzionali del servizio di soccorso sanitario in elicottero
È tra i compiti istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale, ed in particolare del Sistema di Emergenza-Urgenza Sanitaria “118”, garantire la medicalizzazione rapida del paziente critico e il suo trasporto in condizioni di piena sicurezza nei centri attrezzati per il trattamento della patologia specifica. Uno degli strumenti fondamentali per il raggiungimento di questo obiettivo è l’ utilizzo del Servizio di Soccorso Sanitario con elicottero.
In particolare, obiettivo primario del Servizio di Soccorso Sanitario con elicottero è intervenire per “soccorrere” (ed in alcune situazioni prioritariamente per “salvare”) chiunque abbia necessità di un intervento che solo mezzi ad ala rotante possono garantire o che risenta sensibilmente dei vantaggi dell’ intervento di tali mezzi rispetto ad altre alternative.
Gli aeromobili, che devono risultare ad uso esclusivo delle Centrali Operative “118”, devono rispondere perfettamente ai requisiti ed ai presupposti operativi stabiliti dalle normative nazionali e regionali vigenti in materia.
Il Servizio di Elisoccorso è parte integrante della rete delle postazioni territoriali di soccorso del SET 118 e opera in maniera parallela e sinergica con la rete terrestre dei mezzi di soccorso a garanzia di una completa copertura del territorio.
In ogni Regione è sviluppato in maniera condivisa tra le Centrali Operative 118 un regolamento per lo svolgimento delle attività HEMS/HHA/SAR ivi compresi i modelli organizzativi delle stesse.
In caso di emergenza sanitaria, il servizio di elisoccorso è gestito e coordinato, ai sensi del DPR del 27/3/1992, dalle Centrali Operative del Sistema di Emergenza Territoriale 118 le quali devono prevedere protocolli e procedure di intervento in maniera condivisa secondo indirizzi internazionali aeronautici e sanitari in materia e sviluppare in ogni Regione in maniera condivisa tra le Centrali Operative dei vari Sistemi 118 un regolamento per lo svolgimento delle attività HEMS/HHA/SAR ivi compresi i modelli organizzativi delle stesse.
Negli indirizzi di operatività delle Centrali Operative del Sistema di Emergenza Territoriale 118 deve essere ricompresa la possibilità di accordi per interventi di soccorso tra Regioni limitrofee, in accordo con la normativa vigente, eventualmente anche con Stati confinanti, con la finalità di garantire aldilà dei confini geografici una risposta costantemente adeguata e di eccellenza all’emergenza.
Nelle Regioni dove operino più Centrali Operative 118 e/o dove insistano più basi di elisoccorso è realizzato un coordinamento tra le stesse a livello Regionale, eventualmente individuando una Centrale con indirizzo specifico di coordinamento, avvalendosi di personale dedicato, opportunamente addestrato e certificato con corsi di formazione “ad hoc”, il cui programma è specificato nell’allegato relativo alla formazione.
Gli obiettivi posti in capo al coordinamento regionale sono quelli di garantire un impiego uniforme e coordinato degli aeromobili ed in particolare la definizione di:
x criteri di attivazione dei mezzi unici e condivisi
x orari di attività complementari tra diverse basi, a copertura del più ampio arco temporale possibile
x criteri, indicazioni e durata di eventuale svolgimento delle attività di ricerca consentite previste
x modulistica comune
x livelli di responsabilità del personale ai diversi livelli di gestione del Servizio
x raccolta dati in un unico data-base regionale
x protocolli di intervento comuni condivisi e concordati con le Regioni confinanti
È raccomandata la condivisione dei principi informativi di cui al precedente elenco tra il maggior numero di Regioni possibile, specie se confinanti.
I Servizi di elisoccorso devono necessariamente garantire una copertura omogenea, sulla base del criterio di raggiungibilità tempo dipendente dei vari scenari in ambito conforme alle tempistiche specifiche previste dal legislatore per area urbana ed extraurbana, su tutto il territorio nazionale.
La dotazione di personale sanitario del servizio di elisoccorso è composta da un medico specialista in anestesia rianimazione o specialista in medicina di emergenza e urgenza o che possieda comunque comprovata esperienza e formazione specifica certificata nel campo dell’emergenza con competenze tali da attuare le procedure indicate nell’allegato2, e da un infermiere con documentata esperienza e formazione.
L’eliambulanza, in particolari contesti, può essere straordinariamente utilizzata su disposizione dell’Autorità competente. In ogni caso, anche in questi peculiari contesti, il Servizio di eliambulanza rimane sotto il controllo diretto della Centrale Operativa ”118” che ne gestisce unilateralmente l’impiego in funzione dei propri compiti istituzionali, stabilendo le varie priorità di intervento anche in relazione alle estemporanee esigenze ed in funzione del complesso dei supporti logistici e dei mezzi alternativi a disposizione.
Per la realizzazione del servizio di elisoccorso possono concorrere, a livello regionale, Enti ed Organizzazioni pubbliche e private oltre alle Società di Lavoro Aereo in possesso dei requisiti richiesti dalle vigenti norme in materia aeronautica, purché garantiscano una completa e totale disponibilità ed osservanza dei protocolli di impiego dei mezzi ed equipaggi unilateralmente predisposti dal titolare del servizio.
Parametri per l’identificazione del numero delle basi necessarie a livello regionale
La predisposizione del numero delle basi necessarie a livello delle singole Regioni o Province autonome, non può prescindere dall’analisi accurata di una serie di condizioni oggettivabili e contestualmente da un oculato rapporto costo/beneficio.
Le variabili da considerare dovranno essere:
A. Morfologia del territorio e superficie da”servire”;
B. Densità demografica e flussituristici;
C. numero, tipologia, dislocazione e potenzialità diagnostico-terapeutica della rete ospedaliera di riferimento, ivi compresi i DEA (Dipartimenti di Emergenza e Accettazione), Centri Trauma etc.;
D. vie di comunicazione, tempi di percorrenza e occorrenza di fenomeni metere- ologici;
E. numero e tipologia dei mezzi di soccorso ordinariamente predisposti;
F. altri fattori storicamente ostili.
Per quarto attiene al soccorso sanitario primario, dovrà essere garantito, di norma, un intervento nell’ambito di un tempo non superiore a 20minuti di volo.
È altresì importante che ogni Regione predisponga un modello che consenta una razionale collocazione di elisuperfici predisposte al volo notturno, per consentire una migliore integrazione della rete di emergenza con la rete ospedaliera presente su tutto il territorio.
Alle regioni che hanno un bacino di popolazione inferiore a quello minimo indicato nel presente punto è fortemente raccomandata l’aggregazione funzionale con una delle regioni confinanti tramite apposite convenzioni.
Caratteristiche della componente ”passeggeri sanitari”
L’equipe deve essere composta, oltre all’equipaggio di volo,da:
A. un medico, preferibilmente Anestesista Rianimatore;
B. un infermiere;
C. altre unità in funzione delle necessità operative,( ad es. soccorso alpino) che dovranno essere considerate nella predisposizione dei capitolati per la scelta del tipo di aeromobile in rapporto alle capacità di trasporto dello stesso
La competenza richiesta al personale impiegato in un servizio di Elisoccorso non può prescindere da una esperienza di lavoro maturata in reparti di area critica e/o dove vi sia stata la possibilità di acquisire la conoscenza delle manovre indispensabili, per garantire la sopravvivenza di pazienti in condizioni critiche.
In ogni caso, il personale medico ed infermieristico impiegato in questi Servizi dovrà essere preparato e formato al compito da svolgere secondo quanto indicato, con corsi sanitari specifici e valutazione finale di idoneità del candidato.
La formazione di detto personale deve svolgersi anche secondo quanto previsto dalla normativa aeronautica vigente.
Le caratteristiche del personale sanitario impiegato, le competenze professionali e la formazione sono descritte nell’allegato2 alpresente accordo.
Sono definiti nei successivi allegati, che sono parte integrante del presenteaccordo:
A. il modello di riferimento del servizio (all.1);
B. le caratteristiche e le competenze tecniche del personale sanitario impiegato in servizi HEMS/HSR/HAA, come individuato nell’ambito dell’autonomia regionale ed elle caratteristiche del servizio nelle singole Regioni e Province autonome (all.2);
C. le dotazioni di riferimento di materiali sanitari e tecnici (all.3);
D. le linee guida per la valutazione e il miglioramento della Qualità (all.4);
E. il trasporto di pazienti affetti da malattie contagiose (all.5).
Allegato 1 – Modello di riferimento del servizio
Il servizio di Soccorso sanitario con elicottero è classificato:
HEMS (Helicopter Emergency Medical Service) Servizio di emergenza medico con elicottero-eliambulanza, che ha lo scopo di facilitare l’assistenza sanitaria d’emergenza, anche con tecniche speciali, dove è essenziale il trasporto rapido ed immediato di:
- personale sanitario;
- Equipaggiamento sanitario;
- persone malate o infortunate;
- attrezzature,sangue,organi,farmaci.
L’attività HEMS in Italia è normata dal regolamento ENAC ”Norme operative per il servizio medico di emergenza con elicotteri ” ed. 2 del 1 marzo 2004 e dalla relativa circolare applicativa ENACOPVJ8 del 26 maggio 2004.
HSRoSAR (Helicopter Search and Rescue– Servizio di ricerca e salvataggio)-Eli- soccorso, che ha lo scopo di dare immediata assistenza alle persone minacciate da grave pericolo o da un ambiente ostile. Il servizio HSR-SAR è regolamentato dalla Direttiva Dirigenziale n. 4l/6821IM3E del Ministero dei trasporti.
HAA (Helicopter Air Ambulance flight) volo di Eliambulanza, che ha lo scopo di facilitare l’assistenza sanitaria, in un volo normalmente pianificato in anticipo, dove non è essenziale un immediato e rapido trasporto (come al punto I) e rientra nella normativa per il Trasporto Pubblico Passeggeri (JAROPS3).
Queste definizioni sono state adottate con decorrenza marzo 1999 dalla Comunità Economica Europea, nell’ambito della quale la J.A.A.R (JointAviationAuthoritiesRe- quirements) lascia alle autorità dei singoli Paesi sia il potere di definire con chiarezza quali operazioni debbano considerarsi appartenenti alle singole definizioni, che di regolamentare i turni di volo ,di servizio e di riposo degli equipaggi di volo.
Le Autorità dei singoli paesi della Comunità hanno quindi il potere di decidere quali missioni siano da classificare HEMS/HSR/HAA (Helicopter Air Ambulance flight:- volo di eliambulanza).
In particolare in Italia il regolamento HEMS citato ha posto l’accento, nel definire tale classificazione, sull’aspetto sanitario affermando al punto 1 (d):
“Una missione HEMS è caratterizzata dalla situazione di emergenza sanitaria che l’ha originata e dalle prestazioni mediche specialistiche che i componenti dell’equipaggio potrebbero assicurare, indipendentemente dalla quota e dall’a- rea in cui la missione si svolge. Qualora siano prevalenti le esigenze di portare soccorso a persone minacciate da ambiente ostile, si applicano i requisiti di cui alla parte seconda della D.D.4116821/M.3 dell’8 novembre 1994.”
Nel nostro Paese il servizio medico di emergenza con elicotteri è definito dalle norme operative 1° marzo 2004 dell’Ente Nazionale Aviazione Civile e dalla relativa circolare applicativa che:
x stabiliscono i requisiti operativi e tecnici delle attività delle basi operative;
x identificano le destinazioni sanitarie e le elisuperfici al sevizio di comunità isolate, le operazioni da e per siti di interesse pubblico, le disposizioni per l’assistenza antincendio, i limiti di impiego per gli equipaggi di volo, la qualificazione di area di operazioni dei membri degli equipaggi di volo, la qualificazione dei membri di equipaggio HEMS, le caratteristiche delle operazioni notturne e di quelle con verricello di recupero, l’autorizzazione all’utilizzo di tecniche di sbarco e di imbarco di membri dell’equipaggio, dimissione di volo, stazionario e recupero infortunati, la cumulabilità delle funzioni, la dotazione di radio faro di emergenza e le possibilità di impiego di operatori non nazionali per i servizi HEMS.
Il regolamento HEMS e la circolare applicativa OPV 18 richiamano le competenze delle Regioni nel definire e comunicare a ENAC la rete di piazzole a servizio del sistema di elisoccorso regionale.
La stessa disposizione ENAC consente, fino al 31 dicembre 2005, le operazioni su i siti di interesse pubblico posti in ambiente ostile di cui al paragrafo (d) (I) dell’Appendice 1 alla JAR-OPS3.005 (i).
Indicazioni all’utilizzo del velivolo e protocolli d’intervento
L’impiego degli aeromobili è previsto nei seguenti casi:
A. intervento di tipo ”primario” ovvero soccorso sanitario extra ospedaliero che prevede il trattamento e l’eventuale trasferimento del paziente dal luogo in cui si è verificato l’evento acuto al presidio ospedaliero più idoneo; quanto sopra in tutte le situazioni e per tutte quelle patologie che mettano a rischio la sopravvivenza di una singola persona o di una collettività, eventualmente in collaborazione con altri enti preposti alla fase di salvataggio;
B. intervento di tipo ”secondario” anche programmabile, ovvero trasferimento di pazienti critici da ospedale a ospedale;
C. salvataggio, soccorso e trasporto in occasione di emergenze di massa;
D. trasporto urgente di sangue, plasma e loro derivati, antidoti e farmaci rari (qualora non disponibili altri mezzi alternativi);
E. trasporto urgente di equipe e materiale a fini di prelievo o trapianto d’organi o tessuti (qualora non disponibili altri mezzi alternativi);
F. esercitazioni ed attività formative del personale nel pieno rispetto dell’operatività.
L’impiego di tali aeromobili è esclusivamente disposto dalla Centrale Operativa ”118” competente per territorio, sulla base di protocolli condivisi a livello regionale o di Provincia autonoma.
I criteridi utilizzo dell’elicottero sanitario sono definiti a livello regionale o di Pro- vincia autonoma, con regolamento o, in alternativa, con un documento di indirizzo, redatto dai Direttori delle Centrali Operative ”118”.
I criteri generali relativi alle indicazioni all’intervento dell’elicottero sanitario devono essere pianificati a livello delle singole Regioni o Province Autonome, secondo i princìpi enunciati dalla letteratura nazionale ed internazionale in materia e, quant’altro non rientrante in queste linee-guida, deve essere concordato di volta in volta tra il Medico del Servizio di Elisoccorso ed il Curante che richiede il trasporto (nel caso di Intervento secondario).
La metodologia di codifica degli interventi è quella prescritta in materia dalla normativa ministeriale e può essere localmente integrata da ulteriori classificazioni, all’uopo predisposte a livello regionale.
Aspetti legati alla gestione della base operativa
Per la gestione della base operativa devono essere rispettati i seguenti:
requisiti tecnici:
x dislocazione presso la base di un magazzino tecnico con le parti di ricambio di consumo maggiore o per le necessità più immediate;
x presenza continua di personale in grado di intervenire con tempestività, professionalità certificata e capacità autonoma di decisione per gli interventi atti a mantenere efficiente il mezzo;
x pronta disponibilità di personale tecnico, per soddisfare in tempi minimi gli interventi di manutenzione maggiore;
x dotazione di equipaggiamenti, mezzi e strumenti atti a garantire un buon grado di autonomia della base e del personale in essa dislocato;
x archivio per la conservazione della documentazione tecnica relativa alla base, all’elisuperficie, agli impianti e dal mezzo in servizio;
x elisuperficie recintata, costruita secondo le norme in vigore, segnalata e possibilmente sorvegliata;
x sistema di illuminazione notturna ed ausili visivi, secondo la normativa per il volo a vista notturno (ove previsto);
x manica a vento illuminata (ove previsto il volo notturno).
requisiti sanitari:
x presenza di magazzino farmaceutico per l’approvvigionamento ed il deposito dei materiali di consumo e dei farmaci, compresa la possibilità di conservazione delle sostanze stupefacenti a norma di legge;
x possibilità di stoccaggio o di rifornimento immediato per i contenitori di ossigeno;
x locale deposito per le attrezzature sanitarie, con impianti adeguati per la rica- rica e la manutenzione ordinaria;
x locale disinfezione e pulizia dei materiali, possibilità di smaltimento differenziato dei rifiuti
x archivio per la conservazione della documentazione sanitaria relativa alla base e dagli interventi.
requisiti logistici:
x locali per il soggiorno e lo stazionamento del personale in servizio, idonei e fisicamente adeguati per quanto concerne gli spazi, i servizi e gli arredi, secondo le norme vigenti, con eventuale possibilità di fruire di servizio mensa;
x disponibilità di mezzi di servizio, ove necessari per gli spostamenti;
x impianti di telefonia e radiocomunicazione adeguati alle necessità del servizio, compresa la registrazione delle comunicazioni.
requisiti rispetto alle infrastrutture:
x segnaletica verticale diurna e notturna per eventuali ostacoli;
x impianto antincendio omologato ed eventuale dotazione di personale secon- dole norme;
x eventuale struttura di ”hangaraggio” idonea al tipo di mezzo e dalle condizioni climatiche ambientali; impianto di stivaggio e derogazione del carburante a norma;
x localidi soggiorno, stazionamento, magazzini, come previsto ai punti prece- denti;
x impianti di erogazione delle utenze necessarie al corretto funzionamento della base operativa;
x impianti per l’illuminazione complessiva dell’area e sua sorveglianza.
ALLEGATO 2
Caratteristiche e competenze del personale sanitario impiegato in servizi HEMS/ HSR/HAA, individuato nell’ambito dell’autonomia regionale e delle caratteristiche del servizio nelle singole Regioni e Province autonome.
Personale medico in servizio
Formazione professionale:
Il personale medico
x deve possedere esperienza clinica di trattamento ospedaliero dei pazienti critici; x deve possedere la specialità in Anestesia e Rianimazione o altra idonea Specialità e possedere comunque comprovata esperienza e formazione nel campo dell’emergenza, tale da permettere la competente applicazione delle procedure di sostegno vitale avanzato universalmente riconosciute;
x deve avere frequentato un apposito corso di formazione all’elisoccorso, gestito dalle Centrali Operative Regionali sedi di Elisoccorso, che consenta, tra l’altro, l’utilizzo della strumentazione di cui al successivo allegato 3.
Aspettioperativi:
Detto personale deve inoltre conoscere/attuare:
x gestione della maxi emergerza e d’organizzazione del triage e del PMA;
x localizzazione ed organizzazione delle strutture specialistiche ospedaliere;
x criteri di indirizzo dei pazienti ai centri specialistici;
x protocolli di indagine clinica e di controllo di qualità del servizio
x stesura ed aggiornamento dei protocolli operativi del team;
x stesura ed aggiornamento dei protocolli di collaborazione con le altre strutture intra/extra ospedaliere;
x utilizzo delle tecnologie di telecomunicazione dell’Elisoccorso;
x aspetti aeronautici della missione;
x criteri di utilizzo dell’elicottero;
x materiali, attrezzature, equipaggiamento individuale;
x intervento in ambiente impervio/ostile e tecniche di sbarco/imbarco. Deve essere idoneo ad operare in situazioni ambientali complesse e/o a rischio.
Infermieri in servizio
Formazione professionale:
x I contenuti e i metodi formativi dovranno essere stabiliti, d’intesa con gli Enti istituzionali preposti, a livello Nazionale, e dalle singole Regioni o Province autonome e resi uniformi sia negli argomenti trattati sia nelle modalità e durata di esecuzione secondo gli argomenti e le esercitazioni stabilite seguendo le linee guida nazionali ed internazionali di settore.
x Il personale infermieristico deve aver prestato servizio presso Unità di Terapia Intensiva e/o Servizi di Pronto Soccorso e/o Sale Operatorie d’urgenza e presso Servizi di emergenza “118”,dove ha maturato esperienza di trattamento di pazienti critici;
x deve aver frequentato un apposito corso di formazione all’elisoccorso, gestito da una delle Centrali Operative 118 Regionali.
Aspetti operativi:
Detto personale deve conoscere /attuare:
x protocolli di trattamento dei pazienti;
x gestione della maxi emergenza ed organizzazione del triage e del PMA;
x impiego del Glasgow Coma Scale e del Trauma Score;
x protocolli di indagine clinica e di controllo di qualità del Servizio;
x protocolli di collaborazione con le altre strutture intra-extra ospedaliere;
x protocolli operativi del TEAM;
x utilizzo delle tecnologie di telecomunicazione; x aspetti normativi e legislativi dell’Elisoccorso; x aspetti aeronautici dell’elicottero;
x materiali, attrezzature, equipaggiamento individuale;
x intervento in ambiente, impervio/ostilee tecniche di sbarco/imbarco.
Deve essere idoneo ed addestrato ad operare in situazioni ambientali ostili com- plesse e/o a rischio.
Addestramento del personale sanitario impiegato in servizi HEMS/HSAR/HAA
Fermi restando requisisti ed idoneità tecniche ed aeronautiche, verificati e rilasciati preliminarmente dagli enti e dagli esercenti preposti, opportunamente coinvolti in fase di realizzazione del percorso formativo, si indica uno schema tipo di percorso didattico, al fine di garantire una adeguata formazione del personale sanitario, anche rispetto alle vigenti normative e disposizioni in materia. Analogamente a quanto previsto con riguardo alle conoscenze tecniche per il personale sanitario, deve essere previsto per il “passeggero tecnico” (se impiegato) un percorso formativo specifico, al fine di garantire le conoscenze sanitarie necessarie a coadiuvare medici ed infermieri.
Corso formativo di base
Il corso è destinato a formare il personale sanitario operante nel servizio di Elisoccorso. Il programma deve avere come riferimento linee guida nazionali ed internazionali riconosciute e la struttura stessa del corso deve rifarsi, per linee guida e metodologia didattica, agli standard normativi internazionali, nell’intento di uniformare l’ operatività di tutto il personale di volo. Il corso dovrà essere diviso in diversi moduli sequenziali, in modo da alternare la parte teorica alla parte di esercitazione pratica, permettendo la valutazione del personale in ogni singola fase del corso. L’obiettivo principale sarà quello di far emergere le eventuali difficoltà sulle singole parti, consentendo l’approfondimento ed il recupero immediato. I corsi saranno approvati nei contenuti da apposita commissione mista Università e Società Scientifiche a garanzia dell’omogeneità degli insegnamenti e della qualità dei contenuti.
Obiettivo del corso
formare il personale, sanitario, operante nel Servizio di Elisoccorso in tutte le sue diverse componenti.
x standardizzare il livello formativo ed operativo del servizio di Elisoccorso.
Destinatari
Il corso è indirizzato al personale sanitario operante nel Sistema Regionale di Soccorso H.E.M.S. e S.A.R. e successivamente a quello che dovrà essere inserito alla luce delle reali necessità.
Parte teorica
La fase teorica dovrà prevedere lezioni frontali, per ogni argomento o parte di esso. Gli allievi verranno addestrati anche:
x all’utilizzo delle apparecchiature, delle attrezzature, delle metodiche;
x alle azioni comportamentali da attuare durante una missione di soccorso
H.E.M.S. e S.A.R.
Esercitazioni pratiche
Le varie esercitazioni pratiche serviranno ad applicare quanto trattato nella fase teorica, nell’ambiente tipico della missione di soccorso, permettendo l’acquisizione della
necessaria dimestichezza per operare in missioni H.E.M.S. e S.A.R., nonché comprendere le necessarie procedure di comportamento in relazione ai rischi evolutivi
Standard di riferimento
x acquisizione dei concetti e abilità che si vogliono comunicare all’allievo;
x entusiasmo e interesse nei confronti del sistema.
I1 personale che al termine del corso non dovesse raggiungere una valutazione sufficiente al superamento dello stesso, sarà rimandato alla ripetizione in un corso successivo, anche di singole sessioni, per ottenere l’abilitazione al servizio.
Aggiornamento formativo permanente
Destinatari:
L’attività formativa di aggiornamento è rivolta al personale sanitario, medici ed infermieri che effettuano turni operativi nel servizio, nonché al personale tecnico di condotta del mezzo aereo ed al personale tecnico di soccorso.
L’attività formativa dovrà prevedere l’addestramento teorico e pratico.
Formazione tecnica del personale sanitario
La formazione di detto personale deve svolgersi anche secondo quanto previsto dal regolamento HEMS del l0 marzo 2004, dalla circolare OPV18 del 26 maggio 2004 e dalla citata D.D. n. 4116821M3E e successive modifiche ed integrazioni, che realizza i contenuti in materia previsti dalla JAR-OPS 3.
In relazione alla necessità di effettuare missioni di soccorso in ambiente montano, marino, lacustre o fluviale dovranno essere redatti idonei protocolli operativi, in collaborazione con i responsabili degli Enti deputati al soccorso tecnico (VV.d.F., CNSAS, personale di salvataggio, etc.).
Le Regioni e le Province Autonome provvederanno all’eventuale stipula di apposite convenzioni, allo scopo di garantire sia la presenza di personale tecnico per le operazioni di soccorso, che l’addestramento e l’equipaggiamento del personale sanita- rio che partecipa a queste missioni.
Restano comunque da definire, in ambito regionale o di Provincia autonoma, le competenze e le responsabilità dei vari Enti che concorrono a tale tipo di soccorso, nei casi in cui le competenze tecniche di “salvataggio” si integrino con le competenze “sanitarie” proprie del Sistema Sanitario Nazionale.
Per quanto riguarda la “formazione tecnica”, si possono considerare almeno due settori da prendere in esame a seconda delle caratteristiche del territorio su cui si opera:
x settore alpinistico;
x settore acquatico.
“Formazione tecnica nel settore alpinistico”, da riferire alla specifica attività alpinistica intesa, in senso lato, come attività che si configura quando, nell’effettuare il soccorso, l’elicottero opera su terreno ostile di tipo alpino o utilizza tecniche proprie di volo HSR – SAR. In tali casi il personale sanitario, per poter operare al di fuori del velivolo, deve possedere una formazione finalizzata.
L’addestramento deve prevedere un minimo di 2 giornate intere annuali obbligatorie (con intervento dell’elicottero), con la partecipazione di tutto il personale del servizio.
Il percorso formativo del personale tecnico di supporto alle operazioni con Elisoccorso deve essere accuratamente pianificato a livello Regionale o di Provincia Autonoma secondo le peculiari esigenze orografiche ed operative, avvalendosi delle- Organizzazioni individuate dalle norme in materia.
La ”Formazione tecnica nel settore acquatico” deve essere preordinata nelle Regioni e Province autonome in cui la conformazione orografica e la pratica operativa lo richiedano.
L’addestramento deve prevedere un numerominimo di una giornata intera annuale obbligatoria.
ALLEGAT0 3
Dotazioni di riferimento di materiali sanitari e tecnici
Per quanto riguarda le attrezzature sanitarie, la dotazione deve essere genericamente sovrapponibile a quella dei mezzi di soccorso avanzato.
I materiali devono rispondere a precisi requisiti di funzionalità aeronautica (fissaggio, posizionamento di sicurezza, limitazioni d’ingombro e peso ecc.) e devono inoltre essere trasportabili sul terreno ai fini operativi.
Gli elettromedicali devono esser connessi alla rete di bordo per la piena autonomia durante il volo (compresa l’incubatrice da trasporto neonatale).
Materiali ed attrezzature per adulti ed età pediatrica per:
x Intubazione
x Rianimazione Cardio Polmonare
x Terapia infusiva ed iniettiva
x Monitoraggio per la rilevazione della funzionalità cardiaca e respiratoria
x Suture
x Misurazione della glicemia
x Kit per assistenza al parto
x Defibrillatore con pacing esterno, con possibilità di impiego anche a favore di paziente pediatrico
x Sistema di monitoraggio per la rilevazione della funzionalità cardiaca erespiratoria
x Barellaomologataperusoaeronautico
x Materassino a depressione e/o asse spinale e/o barella spinale
x Massaggiatore automatico
x Ecografo
Linee guida per la valutazione ed il miglioramento della qualità
Il Servizio di Soccorso Sanitario con elicottero è integrato nel Sistema di Emergenza Sanitaria ”118” e garantisce una risposta tempestiva ed altamente specializzata con personale e mezzi.
Direzione e organizzazione generale
Il Servizio deve essere organizzato e diretto con efficacia, efficienza e con un adeguato numero di operatori.
x Devono essere definiti e documentati le responsabilità, l’autorità e i rapporti reciproci del personale.
x Devono essere predisposti documenti programmatici che specifichino la missione, gli obiettivi generali, quelli specifici e l’operatività del Servizio all’interno del sistema emergenza-urgenza.
x Gli obiettivi devono essere basati sui bisogni della popolazione, in base al mandato legislativo-normativo, essere congruenti al Piano Sanitario Regionale, con l’individuazione dei soggetti coinvolti, delle risorse assegnate e i tempi necessari al loro raggiungimento; devono essere inoltre individuati indicatori misurabili con scadenze previste ed accessibili agli utenti.
x Le Regioni e le Province autonome, nel contesto del proprio modello organizzativo, garantiscono un adeguato livello di coordinamento all’interno del servizio ”118”.
x Il servizio deve garantire l’utilizzazione di sistemi di qualità documentati e misurabili e finalizzati al miglioramento continuo della qualità.
x Devono essere previsti audit semestrali con valutazione di quanto inerente la qualità e l’appropriatezza degli interventi, il numero complessivo degli interventi, le criticità rilevate, eventuali eventi sentinella o eventi avversi, il contenzioso medico legale.
Strutture
Le Strutture devono essere sicure, efficienti, idonee per le necessità dei pazienti e per l’uso degli operatori.
Deve esistere un sistema di contatto diretto tra le Basi e le Centrali Operative ”118” Regionali, il mezzo e gli operatori. Il sistema radiotelefonico deve risultare adegua- tamente dimensionato e organizzato.
La Base Operativa devee ssere dotata di opportuni spazi comprendenti:
x locale di stazionamento adeguato per gli operatori l
x locale magazzino
x sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti speciali
x eventuale hangar, etc.
x Tutti gli impianti devono essere a norma di legge.
Caratteristiche degli elicotteri
Gli elicotteri impiegati debbono:
- soddisfare i requisiti previsti nelle normative e disposizioni aeronautiche vigenti;
- avere prestazioni certificate, in grado di permettere l’operatività richiesta;
- essere dotati di sistemi di sicurezza per l’equipaggio e per i pazienti.
I Parametri da considerare nell’ambito della pianificazione decentrata regionale e delle Province Autonome devono essere le dimensioni e le capacità minime dell’elicottero.
Oltre all’equipaggio di condotta e dal paziente barellato (uno o due barelle certificate) il mezzo deve poter ospitare gli Operatori sanitari e/o il Personale specializzato previsto dalle normative vigenti, garantendo la possibilità di erogare l’assistenza necessaria.
Inoltre l’aeromobile:
- deve consentire un agevole accesso durante le operazioni di imbarco e sbarco delle barelle;
- essere predisposto per l’installazione di pattini antiaffondamento e dotato di
verricello e gancio baricentrico (per volo HSR-SAR);
- avere un sistema radio di bordo, che garantisca la conferenza fra tutti i compo- nenti dell’equipaggio, la comunicazione con i mezzi di Soccorso terrestre e con le Centrali Operative, nonché il collegamento fra operatore al verricello o al gancio baricentrico, pilota e personale di soccorso;
- possedere un sistema di ossigenoterapia medicale, secondo la normativa aeronautica, attrezzature e presidi sanitari per la stabilizzazione di pazienti critici. Tali attrezzature ancorate a bordo, secondo la norma, devono essere asportabili per l’impiego sul terreno, essere idonee per missioni in ambiente ostile e per gli equipaggiamenti sanitari; sene deve inoltre dimostrare la compatibilità elettromagnetica.
Attrezzature e dotazioni
Le attrezzature devono essere a norme CE, adeguate, efficienti, sicure per la risposta alla richiesta di soccorso, per le cure dei pazienti, per l’uso degli operatori e devono essere controllate periodicamente.
La Base Operativa deve essere dotata di:
- sistema telefonico autonomo, adeguato e protetto dai nterferenze e black-out;
- sistema radiodedicato”118”, in grado di coprire il territorio;
- sistema di registrazione delle comunicazioni;
- sistema cartografico del territorio di competenza;
- archivio documentale.
- Deve esistere l’inventario completo ed aggiornato delle attrezzature e delle dotazioni, comprendente anche la data di acquisto.
- Per ogni apparecchiatura biomedica deve esistere un piano per formazione, la
manutenzione ordinaria e straordinaria, le procedure e la registrazione degli interventi di riparazione.
- Devono essere disponibili i farmaci ed i presidi per il trattamento delle possibili
situazioni di emergenza-urgenza; le modalità di conservazione e di uso devono garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori (controlli approvvigionamento, scadenze, scarico).
- Deve essere disponibile all’interno della Base un mobile chiuso a norma per i
farmaci stupefacenti.
Procedure
x Il Servizio deve disporre di regolamenti interni, di linee guida e protocolli (approvati e verificati periodicamente), al fine di adottare il processo più appropriato nella gestione delle situazioni specifiche delle emergenze-urgenze o in caso di eventi imprevisti (clinici, organizzativi, tecnologici).
x Devono essere presenti i protocolli e/o le linee-guida relativi alle attività di competenza e di soccorso, alle modalità di interfaccia con altri soggetti coinvolti nel soccorso (Regioni confinanti, Enti, etc.) e alle modalità operative (ri- sposta telefonica, procedure in caso di blackout,etc.).
Documentazione e sistema informativo
Quanto alla documentazione e al sistema informativo,deve:
x esistere un sistema informativo, la cui validità deve essere sottoposta a verifica periodica, in grado di raccogliere, organizzare, elaborare e diffondere i dati riguardanti l’attività svolta, l’uso delle risorse, l’adeguatezza degli indicatori previsti e garantire la privacy delle informazioni;
x essere prevista, per tutti gli utenti, la compilazione della scheda paziente che comprende anche quanto disposto dalla normativa vigente in materia di codifica degli interventi di emergenza;
x devono inoltre esistere moduli per le denunce obbligatorie di legge e deve essere divulgato un report dell’attività svolta.
Formazione del personale
Tutti gli operatori devono essere formati all’emergenza – urgenza ed alla particolare complessità del Servizio.
A tali fini deve:
x essere previsto un programma di formazione e di aggiornamento continuo per lo sviluppo professionale di ciascun operatore, specificatamente correlato agli obiettivi del Servizio;
x essere applicato un piano di affiancamento per l’inserimento dei nuovi operatori.
Valutazione e miglioramento della qualità
Devono essere intraprese iniziative di valutazione e miglioramento delle attività, sia all’interno del Servizio, sia in sintonia con politiche di qualità aziendale, con definizione degli obiettivi della qualità, dei metodi, delle risorse e della pianificazione temporale.
Alcuni indicatori utilizzabili per la valutazione di qualità del sistema possono essere i seguenti:
- tempo medio di decollo dopo l’allertamento;
- distanza di atterraggio dal target (es: < o > di 100 m.);
- numero di fermi tecnici dell’aeromobile per anno e loro tipologia (prevedibile o non prevedibile);
- tempi medi di eliminazione delle cause dei fermi tecnici, fino al ripristino della
efficienza totale dell’aeromobile;
- incidenza delle avarie o malfunzionamenti delle tecnologie di supporto (radio, meteosat, computer, elettromedicali, cercapersone, ecc.);
- rapporto percentuale fra interventi primari e secondari;
- tempi complessivi di intervento (dall’attivazione del servizio alla consegna del paziente alla struttura ospedaliera)
- valutazione degli interventi rifiutati dal pilota: motivazioni e causali,
- valutazione degli interventi non portati a termine (abortiti): incidenza percentuale e causali;
- valutazione dell’incidenza di ipotetiche missioni non passate dalla Centrale
- Operativa all’ Elisoccorso.
- Audit periodico sui criteri di dispatch
Soddisfazione degli operatori
Deve esistere una periodica valutazione del clima interno relativamente ai rapporti fra gli Operatori e devono essere intraprese iniziative di miglioramento anche analizzando la partecipazione degli stessi ad attività collettive.
Soddisfazione degli utenti
Le cure prestate devono rispondere ai bisogni del paziente e garantirne i diritti.
Deve inoltre essere adeguatamente divulgata l’attività del Servizio, le modalità di accesso, le prestazioni erogabili e l’organizzazione.
Istituzione di una Commissione Nazionale di valutazione e monitoraggio della Qualità dei Servizi
Tale commissione coordinata dal Ministero della Salute e da Enac per conto del Ministero dei Trasporti e costituita da Rappresentanti Regionali dei Servizi Elisoccorso, ha il compito di analizzare i dati interessanti la qualità forniti dai Diversi Servizi di Elisoccorso sia dal punto vista Sanitario che tecnico aeronautico , e valutarne la congruità rispetto alle seguenti linee guida Nazionali
ALLEGATO 4
Istituzione di una Commissione Nazionale di valutazione e monitoraggio della Qualità dei Servizi
Tale commissione coordinata dal Ministero della Salute e da Enac per conto del Ministero dei Trasporti e costituita da Rappresentanti Regionali dei Servizi Eli- soccorso, dall’ AGENAS quale supporto metodologico e da rappresentanti delle società scientifiche rappresentative della Medicina di Emergenza Territoriale 118, ha il compito di analizzare i dati interessanti la qualità forniti dai Diversi Servizi di Elisoccorso sia dal punto vista Sanitario che tecnico aeronautico , e valutarne la congruità rispetto alle seguenti linee guida Nazionali.
ALLEGATO 5
Trasporto dei pazienti affetti da malattie contagiose, protezione degli equipaggi di volo delle ditte esercenti il trasporto aereo
In caso di trasporto dei pazienti affetti da malattie infettive e contagiose tramite servizio di Elisoccorso, per la protezione dell’equipaggio valgono le stesse precauzioni valide per il personale esposto a rischio biologico, cosi come previsto dal decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626.
Pertanto, ai sensi dell’art. 4 del citato decreto legislativo n. 626 del 1994, i datori di lavoro sono tenuti ad effettuare una valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza, ivi compresi quelli riguardanti i gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, e a fornire ai lavoratori i necessari ed idonei mezzi di protezione.
In base all’esito della valutazione del rischio, andranno, quindi, applicate le misure di contenimento previste dall’allegato XII del decreto legislativo n. 626194, variabili a seconda della modalità di trasmissione della malattia infettiva da cui è affetto il paziente trasportato.
Per quanto riguarda la disinfezione del mezzo, la stessa avverrà diversamente a seconda della malattia infettiva da cui è affetto il paziente trasportato, anche sulla base delle disposizioni delle autorità sanitarie, quali le circolari sulla prevenzione ed il controllo delle malattie infettive emanate dal Ministero della Salute, Direzione generale della Prevenzione Sanitaria e la Guide to hygiene and sanitation in aviation della Organizzazione Mondiale della Sanità.
In relazione alle malattie aerotrasmesse, e per quanto riguarda la prevenzione ed il controllo della SARS, si fa riferimento ai documenti elaborati dal Gruppo Permanente per la valutazione del rischio ed il controllo della SARS e delle emergenze di origine infettiva, costituito presso la sezione I11 del Consiglio Superiore di Sanità ed in particolare i documenti relativi alle procedure per la gestione di caso sospetto a bordo di aeromobili, la protezione degli operatori aeroportuali e la disinfezione degli aeromobili.
ALLEGATO 6
Criteri di attivazione standard
L’operatore di Centrale Operativa del Sistema di Emergenza Territoriale 118, durante l’intervista telefonica, deve prioritariamente ricercare e valutare i criteri clinici. In assenza di informazioni cliniche certe, deve invece utilizzare i criteri situazionali. Situazioni specifiche o dubbie e situazioni non contemplate in queste linee di indirizzo dovranno essere valutate caso per caso coinvolgendo, ove presente, il medico di centrale.
Ogni Centrale Operativa potrà comunque modificare e adattare le seguenti linee di indirizzo alla propria realtà, tenendo conto delle peculiarità del proprio scenario operativo, della rete dei presidi ospedalieri e dei mezzi disponibili.
Interventi primari
Criteri clinici alla ricezione della chiamata:
- Paziente incosciente;
Paziente con Trauma Maggiore (stato di shock, emorragia acuta massiva, ferita penetrante centrale, ossia a livello di testa, collo, torace, addome ed arti prossimali a gomito e ginocchio, amputazione o schiacciamento di un arto, trauma midollare con segni di paralisi alla estremità o lateralizzazione, ustioni estese (2° e/o 3° > 20% superficie corporea, 10% in bambini e neonati);
- Annegamento con ipossia, con o senza ipotermia;
- Paziente pediatrico critico;
- Patologia medica acuta che necessiti di stabilizzazione (stati di shock, sindro- me da post arresto cardiaco, stroke, insufficienza respiratoria);
- Ipotermia o ipertermia presunta di grado medio grave;
Criteri situazionali alla ricezione della chiamata:
- Veicolo rovesciato o occupanti sbalzati dal veicolo;
- Pedone investito su strada a scorrimento veloce;
- Morte di uno o più occupanti del veicolo;
- Coinvolgimento di almeno tre veicoli con più di due feriti;
- Motociclista caduto su strada a scorrimento veloce;
- Caduta da altezza >6 m nell’adulto e > di 3 metri nel bambino (2-3 volte l’altezza del bambino);
- Manovre di estricazione che richiedano l’intervento dei Vigili del Fuoco;
- Vie di accesso e di uscita inaccessibili dai mezzi terrestri a causa delle condizioni stradali;
- Incidenti di volo;
- Incidenti idrici, agricoli, di caccia;
- Cadute da cavallo;
- Crolli, esplosioni, frane, valanghe, smottamenti;
- Elettrocuzione e folgorazione;
- Conflitti a fuoco o lesioni d’arma;
- Eventi maggiori.
Criteri temporali alla ricezione della chiamata:
- Tempo di arrivo del mezzo ALS (Advance Life Support) più vicino > 30 minuti in caso di codice rosso su scenario raggiungibile.
Criteri di utilizzo in ambiente ostile:
- In caso di impiego in terreno ostile o in località non raggiungibile dal soccorso tradizionale, l’impiego dell’elicottero va considerato, a prescindere dalla gravità del paziente:
x per potenziale rapido aggravamento delle condizioni del paziente
se non vi siano informazioni sulle condizioni del paziente in ambiente ostile
x in situazioni potenziale pericolo evolutivo di persone illese non altrimenti raggiungibili in tempi < 30 minuti
x In caso che il soccorso via terra esponga i soccorritori a potenziali pericoli
Criteri clinici all’arrivo dell’ambulanza con o senza medico:
- RevisedTrauma Score ≤ 12;
- Paziente che necessita intubazione;
- Pazienti adulti con i seguenti parametri vitali:
- – GCS (Glasgow Coma Scale) ≤ 8;
- GCS (Glasgow Coma Scale) ≥ 9 in presenza di agitazione psicomotoria o altri segni neurologici;
- Frequenza respiratoria < 10 o > 29 atti/minuto (dopo analgesia);
- PAS (Pressione arteriosa sistolica) < 90 mmHg;
- Frattura cranica esposta;
- Affossamento della teca cranica;
- Sospetta frattura base cranica (ematoma periorbitario/mastoideo, rino-liquorrea, paralisi VII n.c.);
- Fracasso del massiccio facciale: fratture instabili, grave trauma all’occhio indicato da evidente lesione del bulbo, ematoma periorbitario che impedisce l’esame del bulbo, gravi lesioni palpebrali, diplopia, midriasi, disturbi del visus;
- Trauma del rachide con deficit motori e/o sensitivi;
- Ferite penetranti di testa – collo – tronco – radice arti;
- Amputazione/sub-amputazione/schiacciamento di arti;
- Frattura instabile di bacino con instabilità emodinamica dopo infusione volemica.
- Trauma toracico con distress respiratorio, tachipnea, o dispnea
- Trauma toracico con volet costale e/o fratture costali multiple con enfisema sottocutaneo;
- Trauma midollare con deficit sensitivo-motori;
- Ustione di 2° e 3° grado con estensione > 30% , 10% in bambini e neonati (o con interessamento delle vie aeree);
- Frattura di due o più ossa lunghe;
- Trauma degli arti con assenza dei polsi periferici;
- Necessità di garantire al paziente un trasporto protetto presso un centro specializzato, nel caso in cui il trasporto con ambulanza richieda tempi > 30 minuti.
- Stati di coma, shock, insufficienza respiratoria severa
Criteri di non intervento:
- Pazienti già deceduti;
- Malati terminali in condizioni agoniche;
- Mancanza di informazioni in ambiente non ostile
Trasporti secondari
Criteri generali:
- Pazienti critici che necessitino di una immediata finalizzazione mirata delle terapie in un centro ospedaliero appropriato considerabile quale centro HUB, per la data patologia, laddove il trasferimento in ambulanza comporti tempi obiettivamente maggiori al confronto;
- Pazienti critici il cui trasporto via terra sarebbe troppo lungo per condizioni di traffico o viabilità;
- Livello di assistenza sanitaria che non può essere assicurata dal mezzo e dal relativo equipaggio del SET 118 terrestre impiegato al momento, in relazione alle date condizioni di elevata criticità clinica del paziente;
- Peggioramento repentino o immediatamente prevedibile delle condizioni cliniche, con severa instabilità dei parametri vitali, non altrimenti gestibile, con relativa appropriatezza, dalle risorse umane e tecnologiche al momento disponibili in loco.
Patologia medico chirurgica:
- Pazienti intubati in ventilazione controllata e assistita;
- Pazienti che richiedono FiO2=1.0 o CPAP (Pressione Positiva di Fine Espirazione);
- Trasferimento da una terapia intensiva ad un altro reparto di area critica che richieda tempi > 30 minuti;
- Pazienti con patologia cardiaca da sottoporsi a terapia acuta;
- Necessità di stimolazione cardiaca di emergenza;
- Pazienti che hanno già avuto un arresto cardiaco nelle precedenti 48h;
- Ipotermia di grado medio, grave o morte apparente;
- Ipertermia;
- Annegamento con ipossia;
- GCS < 8;
- Trauma midollare non stabilizzato chirurgicamente;
- Necessità di monitoraggio invasivo cruento continuo;
- Patologia da decompressione, intossicazione da CO;
- Aneurisma dell’aorta toracica o addominale in fase di rottura;
- PAS < 90 mmHg con segni di ipoperfusione, o PAS > 200 mmHg non trattabile;
- Terapia infusiva vasoattiva continua;
- Morte cerebrale con consenso all’espianto;
- Necessità di instaurare terapia chirurgica cardio-toracica o neurochirurgica non effettuabile nell’ospedale di ricovero primario.
- Stati di shock refrattari alle terapie rianimatorie eseguite nella sede ospedaliera di prima afferenza
Patologia pediatrica:
- Aritmie cardiache o insufficienza cardiaca che richiedano terapia specialistica non effettuabile nell’ospedale di ricovero primario e con tempi di trasporto via terra > 30 minuti;
- Insufficienza renale acuta con complicanze;
- Edema cerebrale o insufficienza cardiaca congestizia che richieda terapia dialitica acuta;
- Avvelenamento o intossicazione acuta;
- Epiglottite acuta;
- Trasferimento da una terapia intensiva ad un altro reparto intensivo che richie- da tempi > 20 minuti;
- PAS < 60 mmHg se neonato, PAS < 65 mmHg se > 1 anno di vita. PAS < 70 mmHg se > 6 anni di vita, PAS < 75 mmHg fra 5 e 12 anni di vita;
- Terapia infusiva vasoattiva continua;
- Frequenza respiratoria < 10 o > 60 atti/minuto;
- Pazienti intubati;
- Pazienti che richiedano FiO2 = 1.0 o CPAP;
- Sindrome di Reye;
- Meningite con complicanze;
- Annegamento con ipossia;
- Epilessia non trattabile;
- GCS < 8;
- Ipotermia di grado medio, grave o morte apparente;
- Ipertermia;
- Necessità di instaurare terapia chirurgica cardio-toracica o neurochirurgica non effettuabile nell’ospedale di ricovero primario.
- Addome acuto non gestibile in modo appropriato nella sede ospedaliera di prima afferenza
Patologia neonatale:
- Ventilazione meccanica o necessità di CPAP;
- Neonato prematuro con età gestazionale < 30 settimane e con complicanze;
- Peso corporeo < 1200 g con complicanze;
- Necessità di respirazione arricchita con O2 e FiO2> 0.6;
- Neonato con pneumotorace o pneumomediastino;
- Trasferimento da una terapia intensiva neonatale ad un altro reparto intensivo che richieda tempi > 20 minuti;
- Arresto cardiaco o respiratorio nelle precedenti 24 h;
- Ipotermia o ipertermia;
- Terapia infusiva vasoattiva continua;
- Convulsioni, insufficienza cardiaca congestizia, coagulazione intravasale dis- seminata;
- Emergenze chirurgiche.
Criteri di non intervento:
- Incompatibilità spazio/dimensioni del paziente o delle apparecchiature
- Paziente con agitazione psico-motoria non controllabile
- Malati terminali;
- Tempi totali del soccorso inappropriati, (aviotrasporto + finalizzazione del tra- sporto dall’elisuperficie alla struttura di ricovero vs trasporto su gomma).