Disbarismi

I disbarismi sono un insieme di patologie effetto dell’esposizione a variazioni delle pressioni ambientali circostanti, a situazioni determinate dalla presenza della pressione gassosa dell’ambiente circostante nettamente superiore a quella comune ambientale, ad una repentina diminuzione della pressione atmosferica o ad un’esposizione dell’organismo a forte aumento della pressione ambientale.

Denominazioni di riferimento nelle diverse classificazioni:

Embolia gassosa arteriosa – Embolia gassosa venosa – Malattia da decompressione – Malessere da decompressione – Narcosi da azoto – Sindrome nervosa da alta pressione – Barotrauma

Cenni Clinici

La sintomatologia è varia e di solito si presenta in miscellanea; la letteratura riporta: Perdita di coscienza, confusione e alterazione dello stato mentale, vertigini, offuscamento della vista, sindromi epilettiformi, tremori, difficoltà di deambulazione, emiparesi, deficit focali motori o sensitivi, apnea e shock, sindrome da distress respiratorio, dolori articolari o viciniori, ebrezza e disforia, prurito ad esordio improvviso e immediato o graduale nelle 24 h. nella valutazione dei segni e dei sintomi va tenuto presente il rischio di esposizione ai fattori.

Non sempre è possibile identificare immediatamente dall’intervista telefonica la situazione clinica.

COME SI INTERVIENE: MANOVRE E TERAPIA CONSIGLIATE

Sicurezza dei soccorritori e dello scenario.

  1. Quick look clinico con approccio ABCDE
  2. Valutazione primaria del paziente e stabilizzazione delle funzioni vitali
  3. Valutazione secondaria con anamnesi ed esame obiettivo per valutare le possibili diagnosi differenziali.
TERAPIA INDICATA IN EMERGENZA

Alto indice di sospetto in: subacquei, coloro che per lavoro o sport possano essere stati esposti ad un ambiente con alta o bassa pressione (anche in volo ed in aviazione).

Attenzione alla situazione in combinazione di subacquei turisti o lavoratori di ritorno con voli aerei al domicilio (in luoghi dove la casistica non è frequente).

Qualunque sia il livello di gravità, attivare un controllo dell’ABCDE continuo ed una rivalutazione generale che individui piccole variazioni, in peggioramento, della sintomatologia sospetta.

Al sospetto, immediato confronto con la Centrale Operativa, per un rapido trasporto in DEA di 2° livello e contestuale ricerca della Camera Iperbarica disponibile. Se il delta temporale è sovrapponibile si deve utilizzare il mezzo di terra; se necessario l’uso dell’Mezzo aereo allora, l’elicottero deve volare alla quota più bassa possibile. In TUTTE le operazioni di mobilizzazione e caricamento sui MS non va mai posizionata la testa al di sotto del livello dei piedi.

In caso di ACC: protocollo ALS di RCP.

In caso di alterazione del LdC con potenziale compromissione delle Vie Aeree o se presente perdita di coscienza/apnea/distress respiratorio:

x tentare di evitare l’IOT e privilegiare l’ossigenazione non invasiva assistita con O2 ad alti flussi; se presente il ventilatore impostare peep 5 – 6 o in alternativa ventilare con Ambu con valvola che permetta peep 5 – 6.

x in alternativa IOT immediata secondo RSI: preceduta da adeguata ossigena- zione con ventilazione in AMBU, Midozolam 0,1-0,2mg /pro kg a Bolo rapido, succinilcolina 1 mg pro kg a bolo rapido, e mantenimento successivo con rocu- ronio 0,15 mg pro kg e midazolam 5 mg ev al bisogno. Monitoraggio con ETC02 per evitare iperventilazione e ipocapnia e come valutazione della corretta RCP

In ogni caso con Riflessi e LdC mantenuti e che lo consentano:

x Somministrazione di O215/l/m con maschera con reservoir e ricercando la mas- sima adesione della maschera

x Considerare l’uso della CPAP (8 cm d’acqua) con frequente rivalutazione pol- monare per ricercare ev. segni di pnx

In tutti i casi:

x Idratazione son Soluzione fisiologica 0.9%: bolo di 250-500 ml, ripetibile in 10’ e poi in somministrazione continua a 100 ml/h

x Prevenzione di ipertermia/ipotermia (evitare i sistemi di riscaldamento aggressivo)

In caso di agitazione e tremori

x mantenere la ventilazione ad alti flussi di O2 , sedare con midazolam 0,1 mg/kg ev a bolo e considerare l’aggiunta di ketamina 1mg/kg a bolo

x se sono presenti Convulsioni: tavor 0,05-0,1 mg/kg a bolo ev, valium 0,2 mg/kg a bolo ev, midazolam 0,1 mg/kg a bolo ev

x se è presente dolore: fentanyl 1-2 gamma/kg a bolo ev, morfina 5-10 mg a bolo ev, ketamina 2 mg a bolo ev (associato a midazolam 5 mg). Titolare eventuali boli aggiunti con la risposta del paziente.