Arresto Cardiaco nel Bambino

L’arresto cardiaco in età pediatrica è un evento abbastanza raro; è l’evento terminale di una grave insufficienza respiratoria (ostruzione delle vie aeree, patologie polmonari, patologie del sistema nervoso centrale, patologie della testa e del torace, avvelenamenti da gas) o di un grave stato di shock (ipovolemia da trauma, sepsi, gastroenteriti).

Cenni Clinici

Si presenta, nella maggior parte dei casi, con asistolia o PEA preceduta da bradicardia marcata e/o da una ingravescente ipotensione arteriosa. È quindi di primaria importanza riconoscere le fasi precoci di un’insufficienza cardiaca o respiratoria ed intervenire tempestivamente al fine di salvare il bambino.

COME SI INTERVIENE: MANOVRE E TERAPIA CONSIGLIATE

Nella sequenza del PBLS si distinguono due fasce di età:

x Lattante: che va da 1 a 12 mesi di età. Presenta un peso<10 kg, una Frequenza Respiratoria compresa tra 30 e 50 atti al minuto e una Frequenza Cardiaca compresa tra 120 e 160 battiti al minuto;

x Bambino: dai 12 mesi fino alla pubertà. Presenta un peso che varia tra i 10 e 50 kg, una Frequenza Respiratoria compresa tra i 12 e 30 atti al minuto e una Frequen- za Cardiaca compresa tra 80 e 120 battiti al minuto.

Nella rianimazione cardiopolmonare nell’età pediatrica bisogna sempre tener presente alcune differenze anatomiche rispetto all’adulto:

x Lingua: in proporzione più grande di quella dell’adulto con più facilità di avere un’ostruzione delle vie aeree nel bambino non cosciente.

x Vie aeree: sono relativamente più strette con più facilità di avere un’ostruzione data da corpi estranei o da processi infiammatori importanti.

x Testa: è molto più grande in rapporto alle dimensioni del corpo e, in posizione supina, il collo tende ad assumere una posizione in flessione; per ottenere una posizione neutra (specialmente nel lattante) potrebbe pertanto essere necessario posizionare un piccolo spessore sotto le spalle.

Come nell’adulto, la sopravvivenza, senza danni neurologici, di un lattante o di un bambino in arresto cardio-respiratorio dipende dalla corretta realizzazione di un’appropriata sequenza di interventi secondo la Catena della Sopravvivenza” che presenta, come primo anello la “prevenzione dell’arresto cardiaco”.

Ritmi non defibrillabili: asistolia e attività elettrica senza polso (PEA)

x Somministrare adrenalina EV o IO (10 µg/kg) e ripetere ogni 3-5 minuti(ogni 2 cicli).

x Identificare e trattare ogni causa reversibile (4 I e 4 T)

Somministrazione dell’adrenalina nei ritmi non defibrillabili

Ritmi defibrillabili: FV e TV senza polso

Tentare immediatamente la defibrillazione (4 J/kg):

x Caricare il defibrillatore mentre un altro soccorritore continua le compressioni toraciche

x Appena il defibrillatore è carico, sospendere le compressioni ed assicurarsi che tutti i soccorritori siano lontani dal paziente. Ridurre al minimo il tempo tra l’interruzione delle compressioni e l’erogazione dello shock – anche 5-10 secondi di interruzione riducono la possibilità che lo shock abbia successo

x Erogare uno shock singolo

x Ricominciare la RCP immediatamente, senza rivalutare il ritmo

x Dopo 2 minuti, valutare rapidamente il ritmo sul monitor

x Se permane la FV o la TV senza polso, erogare un secondo shock (4 J/kg)

x Eseguire la RCP immediatamente, per altri 2 minuti, senza rivalutare il ritmo

x Sospendere brevemente per valutare il ritmo: se permane la FV o la TV senza polso, erogare un terzo shock a 4 J/kg

x Somministrare adrenalina (10 µg/kg) e amiodarone (5mg/kg) dopo il terzo shock, non appena ricominciata la RCP

x Somministrare adrenalina a cicli alternati (vale a dire ogni 3-5 minuti durante la RCP)

x Se dopo il 5° shock la VF o la TV senza polso persistono, somministrare una seconda dose di amiodarone a 5 mg/kg.

Ritmi defibrillabili: erogazione dello shock

Farmaci da utilizzare per i ritmi defibrillabili

Adrenalina. L’adrenalina deve essere somministrata ogni 3-5 minuti, ogni 2 cicli per via EV o IO, alla dose di 0,01 mg/Kg

Amiodarone o lidocaina . Entrambi i farmaci possono essere somministrati nelle FV/TV senza polso resistenti alle defibrillazioni. Amiodarone 5 mg/Kg; Lidocaina 1 mg/Kg (dose massima 100mg/dose).

Defibrillatori e piastre. Scegliere le piastre della misura più grande a disposizione, in modo da ottenere un buon contatto con la parete toracica. La misura ideale non è definita, ma le due piastre non devono essere a contatto tra loro.

Le misure raccomandate, comunque, sono:

x 4,5 cm di diametro per i lattanti e i bambini di < di 10 kg.

x 8-12 cm di diametro per i bambini oltre i 10 kg (> 1 anno).

Le piastre vanno applicate sul torace scoperto, in posizione antero-laterale, una sotto la clavicola destra e l’altra sulla linea ascellare mediana sinistra. Se sono troppo larghe e c’è il rischio che si crei un arco voltaico tra le due, una piastra dovrebbe essere posizionata sul dorso, sotto la scapola sinistra, e l’altra anteriormente, a sinistra dello sterno; questa è nota come posizione antero-posteriore ed è ugualmente accettabile.

Se non è disponibile un defibrillatore manuale, utilizzare un DAE in grado riconoscere i ritmi defibrillabili nel bambino; il dispositivo dovrebbe essere dotato di un riduttore che porta l’energia erogata ai valori consigliati per i bambini da 1 a 8 anni (50-75 J).Se non è disponibile questo tipo di DAE, utilizzare un DAE standard ai livelli di energia preimpostati per gli adulti. Per bambini di età > 8 anni, utilizzare un DAE standard con piastre standard. L’esperienza con l’uso del DAE (preferibilmente do- tato di riduttore di energia) nei bambini di età inferiore ad 1 anno è limitata; il suo uso è accettabile se nessun altra opzione è disponibile.

MANOVRE E PROCEDURE SCONSIGLIATE

Non vi è indicazione all’uso di altri farmaci oltre l’Adrenalina e l’Amiodarone. Le piastre non devono entrare in contatto (non si devono sovrapporre).

Ricordarsi che nell’età pediatrica non va mai effettuate l’iperestensione della testa per l’apertura delle vie aeree.

RACCOMANDAZIONI – “BEST PRACTICE”

x Se non è disponibile un defibrillatore manuale, utilizzare un DAE in grado riconoscere i ritmi defibrillabili nel bambino; il dispositivo dovrebbe essere dotato di un riduttore che porta l’energia erogata ai valori consigliati per i bambini da 1 a 8 anni (50-75 J).

x Se non è disponibile questo tipo di DAE, utilizzare un DAE standard ai livelli di energia preimpostati per gli adulti. Per bambini di età > 8 anni, utilizzare un DAE standard con piastre standard.

x L’esperienza con l’uso del DAE (preferibilmente dotato di riduttore di energia) nei bambini di età inferiore ad 1 anno è limitata; il suo uso è accettabile se nessun’altra opzione è disponibile.