Approccio alle Emergenze Mediche: l’ABCDE,Primary e Secondary Survey, Sindromi FHQ

Le Emergenze Mediche sono condizioni patologiche ad insorgenza improvvisa e con rapida evoluzione clinica che, in assenza di adeguato trattamento, compromettono le funzioni vitali dell’organismo determinando un evidente pericolo di vita. La valutazione e trattamento del paziente critico da parte del Sistema 118 avviene con una serie di azioni sistematiche, standardizzate ed omogenee al fine di gestire in maniera ottimale ed efficace secondo i principi fondamentali del BLS, P-BLS, ALS, P-ALS.

INTERVENTO DI SOCCORSO SANITARIO SUL POSTO

In caso di Emergenze Mediche generalmente lo SCENARIO è sicuro per gli operatori, tuttavia malori possono avvenire anche in scenari potenzialmente pericolosi. Occorre rivalutare continuamente lo scenario prima di intervenire. La valutazione della scena si basa quindi sull’osservazione dell’ambiente e sul COLPO D’OCCHIO all’avvicinarsi al paziente, tenendo in considerazione il contesto, la postura, i movimenti spontanei, il linguaggio, gli odori, l’aspetto generale.

La VALUTAZIONE PRIMARIA serve a identificare e trattare immediatamente le EMERGENZE, condizioni che mettono rapidamente a repentaglio la vita della vittima. Rivalutare e sostenere regolarmente le funzioni vitali.

La VALUTAZIONE  SECONDARIA ci permette di identificare le URGENZE e gli altri problemi che non sono immediatamente pericolosi per la vita del paziente, raccogliendo le INFORMAZIONI AGGIUNTIVE (documentazione  clinica  disponibile, dei test di laboratorio e delle indagini strumentali) e completando l’anamnesi completa dal paziente stesso, dai parenti o amici. Nel territorio l’inquadramento clinico del paziente è specificamente celere e dinamico per consentire un tempestivo trattamento salvavita. Pertanto segue un approccio sindromico alle diagnosi differenziali, orientato al sintomo o disturbo principale emergente per identificare subito tutte le condizioni potenzialmente letali o gravemente e velocemente invalidanti la salute del paziente. La perdita di coscienza, lo shock, la dispnea grave, le sindromi dolorose acute, le lesioni traumatiche gravi, le intossicazioni, le patologie pediatriche e della gravidanza sono le sfide quotidiane del Sistema 118.

L’approccio ABCDE garantisce sempre una valutazione rapida ed efficace, anche se attualmente l’approccio CAB è indicato per gli eventi potenzialmenti letali quale l’Arresto Cardiaco e potenzialmente anche il Trauma maggiore.

A (AIRWAYS) – Valutazione dello stato di coscienza e vie aeree.

Avvicinarsi al paziente, scuotendolo leggermente per entrambe le spalle, chiamandolo ad alta voce e guardandolo in viso.

Questa fase valutativa a triplice stimolo è fondamentale anche per quei pazienti che possono avere problemi neurologici, essere ipovedenti o sordomuti o portatori di disabilità psico-fisiche.

Se risponde agli stimoli, ricorda l’accaduto e risponde alle domande (come si chiama, dove si trova, che giorno è oggi) è VIGILE, orientato e si passa alla valutazione secondaria.

Il paziente disorientato nel tempo e nello spazio si definisce CONFUSO (vedi capitolo stato confusionale).

Se non risponde agli stimoli il paziente ha alterazioni dello stato di coscienza (dallo stato soporoso, allo stato stuporoso, al coma) è indispensabile APRIRE LE VIE AEREE con l’iper estensione del capo per favorire la respirazione, ponendo attenzione alle protesi dentarie, al cibo o al vomito (posizione neutra nel bambino).

Se esiste il sospetto di un trauma cervicale, la manovra dell’iperestensione del capo non deve essere effettuata per evitare eventuali ulteriori lesioni. (vedi capitolo TRAUMA).

B (BREATHING) – valutazione del respiro.

Questa fase è facilitata dall’acronimo, l’OPACS:

O -> OSSERVO il torace (movimenti, espansione, deformità)

P -> PALPO (integrità, deformità, crepitii, dolore al tocco)

A -> ASCOLTO (rumori del respiro come rantoli, sibili, fischi) C -> CONTO (attenzione a FR< 10 atti/mino>25-30 atti/min) S -> SATURAZIONE (attenzione a valori < 90%)

In assenza di respiro ma in presenza di polso carotideo, il paziente è in ARRESTO

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RESPIRATORIO: iniziare immediatamente le ventilazioni di soccorso con frequenza di 10 – 12 al minuto (1 ogni 5 -6 secondi ) con apporto di ossigeno. Se il paziente respira ma non è cosciente metterlo in posizione laterale di sicurezza.

C (CIRCULATION) – valutazione del circolo

Osservare il colorito, la temperatura delle estremità, misurare il tempo di riempimento capillare, misurare la Frequenza Cardiaca (FC) ritmica o aritmica, palpare i polsi arteriosi periferici, misurare la Pressione Arteriosa (PA), auscultare il cuore (soffi, sfregamenti), ricercare sedi di emorragie. In assenza di circolazione spontanea il paziente è in ARRESTO CARDIACO (vedi capitolo): INIZIARE immediatamente RCP con compressioni toraciche e ventilazioni di soccorso nel rapporto 30:2 e collegare il defibrillatore (Schema CAB).

Se appare precario il compenso emodinamico ripristinare la perfusione tissutale, reperire l’accesso venoso periferico o intraosseo, eventualmente posizionare catetere vescicale.

D (DISABILITY) – valutazione dello stato neurologico

Si utilizzano le scale AVPU (Alert, Verbal, Pain, Unresponsive), Glasgow Coma Scale (apertura degli occhi, risposta verbalee risposta motoria), lo stato pupillare, la sensibilità e motilità degli arti e della mimica facciale.

E (EXPOSURE) – esposizione/valutazione testa – piedi

Comprende l’esame obiettivo completo.

I Sistemi di Emergenza 118 in particolare rappresentano un anello fondamentale per la sopravvivenza dei pazienti affetti dacinque condizioni patologiche definite First Hour Quintet o “Quintetto della Prima Ora” che raggruppa le seguenti patologie tempo dipendenti:

x arresto cardiaco,

x sindrome coronarica acuta,

x insufficienza respiratoria acuta,

x stroke,

x trauma maggiore

Caratteristica comune a questo gruppo di patologie è la necessità di una rapida valutazione e di un rapido trattamento già nel contesto pre-ospedaliero oltre che ad un trasporto rapito verso il presidio ospedaliero idoneo alla gestione della patologia specifica.

Per queste patologie sono stati elaborati specifici Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) in raccordo con la fase Ospedaliera.

PDTA: percorsi assistenziali Territorio-Ospedale consentono migliori esiti.