Per annegamento si intende una insufficienza respiratoria primaria da immersione in un liquido.
Cenni Clinici
La sintomatologia è varia e di solito si presenta in miscellanea; la letteratura riporta: ACC, apnee e respiro irregolare, bradipnea con presenza di polso carotideo, distress respiratorio e laringospasmo irritativo, agitazione psicomotoria, in persona che è stata immersa in un liquido almeno con la testa e la faccia per un periodo variamente prolungato. La valutazione telefonica deve comprendere le IPA.
COME SI INTERVIENE: MANOVRE E TERAPIA CONSIGLIATE
Sicurezza dei soccorritori e dello scenario.
- Quick look clinico con approccio ABCDE
- Valutazione primaria del paziente e stabilizzazione delle funzioni vitali
- Valutazione secondaria con anamnesi ed esame obiettivo per valutare le possibili diagnosi differenziali.
TERAPIA INDICATA IN EMERGENZA
Vanno poste in essere tutte le azioni appropriate con l’obiettivo prioritario di ripristinare un’ossigenazione adeguata e combattere l’ipossiemia.
x manovre rianimatorie
x valutazione dei tempi di immersione: immersioni < 10’ consentono ottimi risultati di recupero
x ricerca di dinamiche lesive traumatiche meritevoli di attenzione; fino quando non vengono escluse occorre attuare un controllo manuale della neutralità della colonna vertebrale anche con posizionamento di collare cervicale; la movimentazione del paziente si effettua con log roll.
x è necessario valutare presuntivamente la T. del liquido in cui è avvenuta l’immersione. Temperature basse (< 5 C°), proteggono dall’ipossia ma necessitano di tentativi rianimatori prolungati. In caso di basse temperature la vasocostrizione può alterare il riscontro del polso carotideo: nel dubbio MCE.
x in caso di ACC: Immediata RCP; asciugare il torace e monitorizzare l’aritmia presentata. Precoce defibrillazione in caso di FV. Accesso venoso e appropriato trattamento del ritmo d’arresto, in caso di PEA si deve insistere nella correzione dell’ipossiemia. IOT e ventilazione adeguata in caso necessiti.
x in caso di assenza di respiro con polso carotideo presente: immediata ventilazione con Ambu, valutando l’intubazione anche a secondo della risposta clinica del paziente e della saturimetria ottenuta: Midazolam 0,1-0,2 mg pro/kg a bolo a rapido, succinilcolina 1 mg/kg a bolo rapido, mantimento con rocuronio 0,15 mg/kg e midazolam 5 mg ev al bisogno.
x in caso di stress respiratorio e/o laringospasmo: O2 con maschera con reser- voir a 12 litri/min, valutando l’areosol (clenil e salbutamolo) e la CPAP (10 cm d’acqua). La IOT va valutata a seconda della risposta clinica del paziente e della saturimetria ottenuta: Midazolam 0,1-0,2 mg/kg a bolo a rapido, succinilcolina 1 mg/kg a bolo rapido, mantimento con rocuronio 0,15 mg/kg e midazolam 5 mg ev al bisogno.
x se presente agitazione psicomotoria: appropriata sedazione con Midazolam 0,1 mg/kg ev a bolo e/o diazepam 0,2 mg/kg a bolo
x in caso di IPOTERMIA: evitare riscaldamenti aggressivi. Monitorare ABCDE, coprire con una metallina termica, somministrare in bolo della Soluzione fisiologica calda 0,9% 250-500 in 10’ con successivo mantenimento 100 ml /h.
Aspirazione dei liquidi secondo necessità, ma senza ritardare il MCE e gli altri prov- vedimenti descritti sopra.
Trasportare in PS, preallertandolo e comunicando le tempistiche di immersione, le dinamiche traumatiche rilevanti e la temperatura dell’acqua presunta.
Nei subacquei deve essere tenuta in alta considerazione la possibilità di contemporanea presenza di embolia gassosa.