Trombectomia Endovascolare Transcatetere per l’Ictus Ischemico


NUOVE LINEE GUIDA USA “SPINGONO” SU RICORSO A TROMBECTOMIA MECCANICA

Quando si verifica un ictus ischemico –  quindi la condizione in cui il flusso di sangue in alcune aree cerebrali viene interrotto a causa di un trombo che ostruisce il lume dell’arteria cerebrale colpita – la tempestività di intervento è fondamentale per limitare al massimo il danno cerebrale, tant’è che è stato coniato lo slogan “Time is Brain” cioè il tempo è cervello perchè tanto prima si ripristina il flusso sanguigno tanto minori saranno i deficit neurologici del paziente. 

Di fronte ad un paziente che lamenti disturbi del linguaggio,  una asimmetria del volto o degli arti, perdita di forza o di equilibrio riassunti nell’acronimo FAST  –  Face, Arm, Speech, Time) si debba allertare subito i soccorsi (SET 118) e trasferire il paziente in una unità dedicata in un centro di riferimento dove la gestione dell’emergenza può essere affrontata h24 sia con la tecnica della trombolisi, quindi una somministrazione per via endovenosa di un farmaco in grado di sciogliere il trombo, sia con una nuova tecnica di neuroradiologia interventistica, la trombectomia endovascolare transcatetere.

La Trombectomia Endovscolare è la procedura innovativa per aspirare il trombo e ripristinare il circolo (con inserimento femorale): permette al catetere, una volta raggiunto il trombo, di  aspirarlo liberando così l’arteria. 

https://jnis.bmj.com/content/10/11/1121