Trattamento della dispnea nei pazienti Covid-19 positivi.


Il trattamento della dispnea che caratterizza il decorso clinico di numerosi casi di COVID-19, in ambito Territoriale 118 può essere così sintetizzata.

È necessario fornire ossigeno supplementare senza alcun ritardo nei pazienti con:

– Severe Acute Respiratory Infection (SARI, vedi definizione WHO),

– distress respiratorio, frequenza respiratoria >24 atti al minuto

L’ossigenoterapia va titolata con target di SpO2 > 90% negli adulti

> 95% nelle gravide,

> 94% nel bambino in condizioni critiche, altrimenti > 90%.

È indispensabile che le ambulanze del SET 118 siano dotate di

adeguati strumenti di monitoraggio (SpO2 in continuo per adulti e pediatrici, (ideale emogasanalizzatore in automedica)

e dei dispositivi per ossigenoterapia (maschere venturi, maschere con reservoir, sistemi CPAP).

È prioritario indossare i DPI in dotazione con visiera o occhiali prima di maneggiare tutti i dispositivi per ossigenoterapia nei pazienti COVID-19 o sospetti tali.

È utile monitorare strettamente il paziente anche in tele-assistenza dalla C.O. 118 per cogliere precocemente i segni di fallimento (saturimetria < 90%, frequenza respiratoria ≥ 24/min, PaO2/FiO2 < 300 se disponibile emogas in AutoMedica).

Il ricorso alla ventilazione non-invasiva (NIV), deve essere riservato a pazienti accuratamente selezionati, con sensorio e dinamica ventilatoria integri, affetti da insufficienza respiratoria ipossiemica. Considerare un rapido accesso alla ventilazione invasiva, indicata entro le prime due ore in caso di mancato miglioramento.

Imprescindibile è evitare ogni ritardo nell’intubazione tracheale quando indicata, così come nell’applicazione della CPAP nei casi meritevoli.

In conclusione allo stato attuale delle conoscenze, sembra ragionevole consigliare l’ossigenoterapia domiciliare convenzionale per i pazienti COVID-19 con SARI in una fase molto iniziale e lieve del decorso clinico, monitorando strettamente la risposta soprattutto sul piano pulsossimetrico e della dinamica ventilatoria; laddove la saturimetria tendesse a peggiorare e la frequenza respiratoria a rimanere ≥ 24/min. si raccomanda di procedere all’ospedalizzazione presso Spoke Covid anche per ipossiemie lievi-moderate (PaO2/FiO2 prossima a 300), senza ritardare il ricorso alla CPAP, e restando pronti all’intubazione endotracheale precoce o a prevederla a breve in caso di fallimento.

Fonti:

1. Clinical management of severe acute respiratory infection when coronavirus (2019-nCoV) infection is suspected. Interim guidance, 28 January 2019, World Health Organization

2. Wax RS, Christian MD. Practical reccomandation for critical care and anesthesiology teams caring for novel Coronavirus (2019-nCoV) patients. Can J Anesth 2020, Feb 12

3. Guan WJ, Ni ZY, Hu Y et al. Clinical Characteristics of Coronavirus Disease 2019 in China. N Engl J Med 2020 Feb 28.